Il mio parere: non è assolutamente mia intenzione trasformare questo in uno spazio di dibattito politico, ma ritengo interessante la riflessione fatta da Germano Manco, noto psicologo e psicoterapeuta di Milano, sul ruolo che la comicità ha avuto nella storia dell’uomo.
La comicità come risorsa, con capacità non solo dissacratorie ma anche trasformative.
Voto articolo 8/10
Tratto dall’articolo:
“Siamo sicuri che il comico e il politico non abbiano zone di concomitanza?
In questi ultimi anni, molto di denuncia politica, lo dobbiamo a trasmissioni come le IENE o come STRISCIA LA NOTIZIA, cioè trasmissioni nelle quali la vis comica ha fatto da padrona.
Durante ogni fase storica c’è sempre stato qualcuno che è riuscito a dire ciò che pensava, soprattutto quando il suo pensiero non coincideva con l’appiattimento generale, attraverso l’ironia.
Si pensi a TRILUSSA che fustigava il regime fascista rieditando le favole di Esopo.
Questa volta il comico non fa ridere solo gli spettatori di un teatro, ma raccoglie consensi elettorali, incomincia cioè a dare fastidio anche a quei comici di professione come quel deputato per il quale il DARFOUR era, mi pare, un dolce, che hanno un talento naturale, quasi innato e che dovrebbero essere compiacuti che il loro neurone a specchio abbia finalmente trovato un gemello.”
See on psicosopravvivenzapergiovani.wordpress.com