Anche i papà soffrono di depressione post-partum
Anche i papà soffrono di depressione post-partum
La depressione post-partum paterna è un problema familiare molto spesso misconosciuto, sottodiagnosticato e non adeguatamente trattato, mentre nelle neo-mamme è una condizione ben conosciuta e studiata.
(…) Un recente articolo pubblicato sulla rivista Journal of Pediatric Health Care ha classificato la sindrome da depressione paterna individuando i sintomi, le conseguenze familiari e gli eventuali trattamenti. Si tratta di un episodio depressivo maggiore che si verifica fino a 4 settimane dal parto, con un picco tra il 3° e 6° mese dopo il parto, con umore depresso, minore interesse alle attività quotidiane, perdita di peso, insonnia o ipersonnia, mancanza di energia, ridotta capacità di concentrazione, agitazione psicomotoria.
I problemi più comuni riscontrati da molti padri durante il periodo post-parto includono la frustrazione, la sensazione di non avere abbastanza tempo per il loro bambino, il deterioramento del loro stile di vita e la relazione sessuale con la partner, un senso ristretto di libertà e non sentirsi adatto alla cura del bebè.
La paternità può essere un momento molto stressante per gli uomini. I primi sintomi da valutare sono sentimenti di impotenza, sbalzi d’umore, irritabilità, ansia, frustrazione, e una percezione negativa di sè.
Un studio da poco pubblicato sulla rivista Journal of Pediatric Healt rimette luce sul fenomeno della depressione post-partum al maschile: questa condizione non sarebbe appannaggio solo delle mamme ma potrebbe rigardare anche i neo-papà. Un adeguato sostegno psicologico, teso a coinvolgere i padri nei vari step della gravidanza e a prepararli al nuovo ruolo che assumeranno, può configurarsi come un valido aiuto in questi casi.
In questo video alcuni suggerimenti per contrastare la tristezza e prevenire la depressione
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