Anche preti e suore in cura dallo psicologo
10 Novembre 2013 2013-11-10 15:00Anche preti e suore in cura dallo psicologo
Anche preti e suore in cura dallo psicologo
Il mio parere: un recente studio rivela come significative percentuali di persone impegnate nel contatto con i fedeli siano state definite “portatrici sane” di rilevanti problemi psico-fisici: insonnia, stress emotivo, depressione, stati di ansia.
Personalmente credo che in questo dato non vi sia nulla di “anomalo”, anzi, una vita votata alla fede e alla cura del prossimo sottende una scelta di impegno e dedizione i cui risvolti non sono da sottovalutare.
Molto spesso poi si tratta di una vocazione che si asseconda in giovane età, dove molti aspetti della propria personalità sono ancora in divenire.
Voto all’articolo 7/10
Tratto dall’articolo:
“«La ricerca sembra arrivare ad una conclusione banale ma non è così – spiega padre Crea, che da quest’anno riprende ad insegnare Tecniche proiettive alla Facoltà di Psicologia dell’Università Salesiana.
Infatti sono stati somministrati questionari a ben 160 tra suore e preti (rispettivamente il 60 e il 40%) di età media 37 anni; il più giovane ne aveva 29 e la più anziana 70.
La teoria sottostante la ricerca è quella della personalità secondo l’impostazione dello psicologo e ricercatore statunitense Theodore Millon: «Ebbene – conferma padre Crea – le analisi confermano che le persone che secondo gli stili di personalità si collocano sul lato ‘disfunzionale’ della scala dei comportamenti e valori, cioè eccessivamente rigidi, controllanti, tendenti alla dipendenza ed alla frustrazione, trovano un riscontro nel campione tra coloro che portano una immagine di se stessi deteriorata e una marcata caratteristica di auto-svalutazione.
Invece gli stili che corrispondono ad una personalità meglio equilibrata ed integrata, corrisponde nel campione a coloro che si caratterizzano per una migliore capacità di cooperazione e di socializzazione».
Quando queste persone arrivano nello studio dello psicoterapeuta, per loro si apre un mondo di problematiche interiori di cui ignoravano l’esistenza. Avvertivano angoscia e disagio, magari da anni, senza spiegarsi come mai una vita di dedizione agli altri accentuasse i problemi invece di scioglierli.
“Per risolvere i problemi non basta dire che siamo una fascia di persone impegnate in un lavoro altamente professionale e che siamo cristiani perché ci occupiamo degli altri», ha notato il sacerdote anglicano e psicologo Douglas Turton. «Dobbiamo anche occuparci del benessere interiore ed emotivo».
Sembra questa una sfida del millennio per le chiese cristiane.”
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