Ansia: 4 consigli da mettere subito in pratica per superarla
Perché vado in ansia?
Sono pronto a scommettere che almeno una volta nella vita ti sei ritrovato a porti questa domanda.
Allora, iniziamo subito col dire che l’ansia può insorgere per moltissimi motivi. Ci si può sentire irrequieti se si fatica a dormire la notte prima di un esame importante o di un colloquio di lavoro; si può provare nausea al pensiero di andare a una festa e interagire con estranei, come nel caso dell’ansia sociale; o ancora l’ansia può manifestarsi in quella tensione fisica che sentiamo quando diamo uno sguardo al nostro saldo bancario e alle bollette che continuano ad accumularsi.
Ci sono anche volte in cui ci sentiamo ansiosi o nervosi senza alcun motivo apparente. In realtà, c’è sempre una causa scatenante alla base dell’ansia, anche se non è immediatamente evidente ai nostri occhi.
Detto ciò, lo scopo di questo articolo non è darti l’ennesima definizione di ansia spiegandone i sintomi e come si manifesta. Piuttosto, cercherò di soffermarmi su quelle che sono alcune regole principali dei meccanismi ansiosi, così da trarre strumenti utili per cambiare fin da subito il tuo rapporto con l’ansia.
Pronto? 😉
Cosa troverai in questo post:
- Smetti di parlare continuamente dell’ansia che provi
- Quando ricevere aiuto non è di aiuto
- Evita di evitare
- Sfida i tuoi pensieri negativi
- Conclusioni: un consiglio di lettura
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1. Smetti di parlare continuamente dell’ansia che provi
Parlare dell’ansia è come mettere del fertilizzante su una pianta: la fa crescere forte e robusta.
Molte persone per affrontare le proprie paure cercano conforto e sicurezza nel confronto con gli altri, anziché trovare la forza dentro se stesse. Se in un primo momento discutere del tuo problema con altre persone può offrirti un certo grado di sollievo, nel corso del tempo questa eccessiva e continua ricerca di confronto può portare a effetti controproducenti contribuendo a rinforzare la tua percezione di ansia. Perché?
Perché ogni certezza che ottieni dagli altri è una sicurezza che non hai sviluppato personalmente.
Se ti accorgi di cercare conferme dagli altri, prova a “metterti in una pausa”. Rimanda la richiesta di rassicurazione e prenditi del tempo per lavorare su di te e sulle tue insicurezze.
In generale, quando ti trovi di fronte al tuo partner, ad amici o familiari, smetti di approfondire, sviscerare l’argomento fonte della tua ansia perché il risultato che otterrai è di gettare ulteriore benzina sul fuoco.
Passiamo ora alle seconda strategia utile ad affrontare l’ansia.
📌 Se credi che queste informazioni possano essere di aiuto a qualcuno che conosci, non esitare a inviargli questo articolo. A volte, un semplice gesto può essere il primo passo verso un grande cambiamento nella vita di una persona.
2. Quando ricevere aiuto non è di aiuto
Quando chiediamo aiuto, chi ci soccorre ci invia un duplice messaggio.
- Il primo, più evidente, è: “Ti aiuto perché ti voglio bene e tengo alla tua persona”
- Il secondo, più implicito, ma anche più sottile e meno evidente, è: “Ti aiuto perché da solo non ce la fai, non sei capace”
La ripetizione continua di questo secondo messaggio, non solo contribuisce a mantenere, ma anche ad aggravare i sintomi ansiosi, perché aumenta il senso di incapacità della persona.
Immagina di romperti una gamba, quando la frattura guarisce, e ti togli il gesso, ti verrà automatico appoggiarti continuamente all’inseparabile “amica” che ti ha fatto compagnia fino a quel momento. Tuttavia, per riattivare la muscolatura occorre gradualmente farne a meno: è solo facendo a meno della stampella che ci si riappropria della propria autonomia nella deambulazione.
Il terzo consiglio che possiamo mettere in atto quando ci accorgiamo di provare ansia per qualcosa è…
3. Evita di evitare
Chi soffre di ansia spesso tende a costruirsi tutta una serie di luoghi, occasioni, situazioni dalle quali vuole stare alla larga. L’ascensore, la metropolitana, gli spazi aperti, i supermercati… Ognuno ha i propri.
Il problema è che più noi evitiamo di affrontare queste situazioni, più loro diventano tabù e acquistano forza e potere. Pertanto ogni qualvolta si evita qualcosa di temuto, se a breve termine ci si illude di risolvere il problema, a lungo andare ci si ritrova al punto di partenza, ma più esasperati.
Questo accade perché scappare dalle cose che ci creano ansia o paura amplifica l’ansia e la paura stessa. Insomma, quanto più cerchi di evitare una situazione, tanto più rafforzi la convinzione che essa sia realmente spaventosa o pericolosa. L’atto di evitarla, anche se può portare un sollievo momentaneo, finisce per confermare quindi la tua convinzione che sia meglio tenerla a distanza.
Questo comporta la creazione di un circolo vizioso che rende sempre più probabile l’evitamento di situazioni simili in futuro.
Le situazioni sociali ti creano ansia?
Immagina di evitare costantemente situazioni sociali perché provi ansia. Ogni volta che eviti quelle situazioni, in realtà stai confermando a te stesso che il mondo sociale è spaventoso. Invece di affrontare la paura, la stai alimentando. Questo circolo vizioso renderà sempre più difficile per te prender parte a incontri sociali e aumenterà la sensazione di ansia nel tempo.
Potresti pensare di rimandare una certa situazione fino a quando non ti sentirai più in ansia o spaventato. Ma credimi, non funziona così. È affrontare l’ansia che ti aiuta a ridurla.
Come già scrivevano i Sumeri, “La paura evitata diventa timor panico. La paura guardata in faccia diventa coraggio.”
Quindi, se proprio vuoi evitare qualcosa… evita di evitare 😉
E arriviamo così alla penultima strategia…
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4. Sfida i tuoi pensieri negativi
A volte, prendersi il tempo per mettere in discussione i pensieri ansiosi può aiutarti a guadagnare una nuova prospettiva su una situazione, riducendo i tuoi livelli di ansia.
Ecco come riformulare i pensieri negativi in 3 step:
- Nota quando un pensiero negativo, che ti scatena ansia, attraversa la tua mente. Ad esempio: “Se non termino questo progetto entro stasera, il mio capo mi licenzierà.”
- Cerca prove che supportino il tuo pensiero. Chiediti: “È una certezza?” Considera se ci sono prove a sostegno delle tue paure. Il tuo capo ha minacciato di licenziarti in passato per questioni simili? Qualcuno dei tuoi colleghi è stato licenziato per motivi simili?
- Cerca prove che dimostrino l’infondatezza delle tue paure. Forse il tuo capo ha recentemente elogiato la tua etica del lavoro o ha sottolineato che il progetto può essere ritardato.
- Sostituisci il pensiero negativo con uno più positivo o neutro. Ad esempio: “Il mio capo non mi licenzierà per una scadenza mancata. Ha dimostrato in passato capacità di ascolto e comprensione. Inoltre, più volte ha mostrato apprezzamento verso di me come dipendente.”
Fatto ciò…
Adotta un approccio proattivo
Se credi che le tue paure siano supportate da prove (es. il tuo capo ti ha avvertito che la scadenza relativa al tuo progetto è importante), cerca una soluzione proattiva. Ad esempio, potresti parlare con il tuo capo per concordare nuovi termini di scadenza o chiedere supporto extra ai tuoi colleghi in modo a velocizzare i tempi di lavoro. Cercare soluzioni è più utile che passare il tempo ad arrovellare la tua mente su ciò che di brutto potrebbe accadere (spoiler: è proprio quest’ultimo comportamento che amplifica l’ansia che provi).
L’ultimo oggetto con il quale chiudo questa breve rassegna di strumenti per affrontare ansia e paure, è un consiglio di lettura.
5. Conclusioni: un consiglio di lettura
Scritto da Giorgio Nardone, il libro si intitola “Non c’è notte che non veda giorno”. Lo considero una lettura “obbligatoria” per chi vuole capire di più sul tema dell’ansia, della paura e delle fobie.
Nella mia attività di psicoterapeuta mi è capitato più volte di consigliarlo perché non è un libro teorico, bensì molto pratico, ricco di casi, spiegazioni accessibili ai non addetti e strumenti self help da utilizzare fin da subito per migliorare il proprio rapporto con l’ansia.
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Le strategie di auto-aiuto che ho condiviso in questo articolo possono essere utili per molte persone e in molte occasioni. Tuttavia, se ti trovi spesso a lottare con un’ansia intensa che interferisce con il lavoro, le relazioni e il tuo benessere generale, è importante cercare un aiuto professionale.
Le preoccupazioni intense possono non scomparire da sole e possono peggiorare nel tempo se non si cerca aiuto. Non aspettare che l’ansia peggiori; è più facile da trattare chiedendo aiuto a un professionista quanto prima.
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