L’ansia può essere utile?
L’ansia ha una sua utilità?
Certamente, soprattutto quando non supera elevati livelli di intensità. Quando l’ansia è moderata ci permette di rimanere in allerta, mentre quando è troppo intensa tende a farci sentire paralizzati, bloccati. L’ ansia moderata (arousal , attivazione) mi consente di essere vigile mentre guido, faccio sport ecc. assumendo una funzione protettiva soprattutto in situazioni potenzialmente difficili.
Un buon livello di arousal mi permette inoltre di migliorare le performance quali parlare in pubblico, sostenere una gara o affrontare una competizione sportiva. Ma se l’intensità della mia ansia supera un certo livello le mie performance ne risentiranno in modo significativo.
Come si può notare nel Grafico 1 se l’Ansia aumenta fino ad un determinato livello aumenta anche la Performance, ma quando supera la linea rossa possiamo notare che la qualità della Performance inizia ad abbassarsi.

Il mondo in cui viviamo ogni giorno ci presenta continuamente delle difficoltà che aumentano la nostra attivazione: il nostro obiettivo non dovrà essere quello di eliminare le difficoltà, e nemmeno quello di eliminare l’ansia che ne deriva, ma quello di imparare a fronteggiare le situazioni difficili ed ansiogene nel momento in cui insorgono, attraverso azioni che rendano utile l’ansia, come un nostro alleato.
https://www.youtube.com/watch?v=13vYpuWChQs
E’ questo il processo che ci permetterà di vivere certi episodi in modo meno angosciante.
Marks (1978) riporta a proposito questo detto:
Marks (1978) riporta a proposito questo detto:
Le cose che ti capitano contano meno di come le prendi!
Oltre che utile l’ansia può in molti casi essere anche piacevole.
Paradossalmente le persone tendono a ricercare le situazioni ansiogene con l’obiettivo di trarre piacere dalla sensazione di controllo: molti sport, come ad esempio la subacquea, l’alpinismo, lo sci, mettono chi li pratica in uno stato di “tensione”, sospesi tra la paura del pericolo e la voglia di superare i propri limiti.
Quando corriamo in motocicletta o in automobile abbiamo una certa consapevolezza del pericolo cui andiamo incontro, ma nonostante ciò continuiamo a correre perché la sensazione di “controllo del pericolo” è significativamente più piacevole e gratificante.
Inoltre moltissime persone ricercano quotidianamente delle piccole occasioni per sentirsi in tensione leggendo libri gialli, guardando film horror oppure correndo con l’automobile in mezzo al traffico cittadino.
Dott. Daniel Bulla