Armato anche se depresso?
10 Novembre 2013 2013-11-10 10:52Armato anche se depresso?
Armato anche se depresso?
Il mio parere: fatico a comprendere le necessità che spingano l’uomo a possedere un’arma.
E’ sicuramente un mio limite, e me ne scuso in anticipo, ma con le armi io proprio ho sempre avuto ben poco da spartire.
Pur nel rispetto di chi ha interessi e passioni differenti dalle mie, tuttavia, mi sembra ovvio che per possedere una pistola in casa occorra fare test psico-fisici periodici, e non sporadici come attualmente avviene.
Mi rattristo tuttavia a vedere come anche in questo caso il lavoro spetti al medico, e la figura dello psicologo sembra essere messa in secondo piano.
Voto articolo 7/10
Tratto dall’articolo:
“Il povero Francesco Fiordelisi aveva regolarmente acquistato le armi e altrettanto regolarmente ne aveva denunciato il possesso in questura;
in quell’occasione aveva dovuto dimostrare non solo di saperle usare e di avere i requisiti “morali” per poterle detenere (in altre parole, doveva essere incensurato), ma aveva dovuto anche dimostrare con un certificato medico di avere i requisiti psico-fisici.
Una persona i requisiti psicofisici può pure averceli al momento dell’acquisto di un’arma ma può anche darsi che nel corso degli anni li perda: si ammala, impazzisce, cade in depressione.
Ma ciò nonostante non esisteva alcun obbligo di legge che imponesse una verifica: se compravi un’arma legittimamente, la potevi tenere per sempre.
Almeno fino al primo luglio del 2011. La legge è cambiata, infatti, ed è cambiata proprio sulla base dei tanti, troppi casi simili a quello che domenica mattina ha sconvolto Piacenza e l’Italia.”
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