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Gli ingredienti fondamentali per raggiungere l’autonomia

Psicopedagogia

Gli ingredienti fondamentali per raggiungere l’autonomia

bambini autonomiaL’equilibrio ed il benessere psichico dipendono soprattutto dal nostro vissuto, così come il benessere dei nostri figli dipende da noi. Il comportamento delle figure genitoriali ha una particolare influenza sulla percezione di un adeguato senso di sé, sull’autostima e sulla possibilità di costruire e mantenere soddisfacenti rapporti con gli altri. Per strutturare una buona atmosfera all’interno della famiglia, indispensabile per consentire al bambino di crescere sano e sicuro di sé, ci sono alcuni aspetti fondamentali da non sottovalutare:

  1. IL CONTROLLO DEI GENITORI: coerenza e chiarezza
  2. LA QUALITA’ DEI SENTIMENTI: la fiducia
  3. IL RISPETTO E LA STIMA: le aspettative dei genitori
  4. L’AIUTO DEI GENITORI: rinforzi e punizioni
  5. LA COMUNICAZIONE E IL DIALOGO
  6. IL CALORE DELLA FAMIGLIA

In ogni famiglia è indispensabile un certo controllo da parte dei genitori sui propri bambini. Come esercitare positivamente questo compito?

COERENZA E CHIAREZZA

I bambini sentono la necessità di conoscere cosa attendersi come conseguenza dei loro comportamenti, devono avvertire certezza e prevedibilità da parte dei loro genitori. In questo modo cresceranno sicuri di sé, controlleranno l’ansia con meno difficoltà nella vita e saranno meno ribelli ed aggressivi, poiché impareranno non solo ad obbedire, ma soprattutto a condividere il comportamento dei genitori e farlo proprio.

LA FIDUCIA

La fiducia reciproca è fondamentale, una importante conquista. La fiducia dei genitori non può e non deve essere cieca. I bambini imparano per assorbimento dalle figure di riferimento la loro condizione di equilibrio, soprattutto nella gestione della sensibilità, dell’empatia e della giustizia nel valutare le situazioni.

LE ASPETTATIVE DEI GENITORI

Ogni bambino ha una percezione di sé strettamente collegata a come si sente visto dai propri genitori. Se questi hanno scarse attese nei loro confronti, i piccoli penseranno di non valere un gran ché, ne risentirà la loro autostima e la motivazione al successo nelle imprese della vita, a tutti i livelli.

Aspettative eccessive possono produrre una autostima esagerata nei bambini, che influenza negativamente la percezione della realtà, il successo sarà facilmente solo idealizzato e non reale.

L’AIUTO DEI GENITORI

Per aiutare i loro bambini, la regola è: discrezione. Quando i piccoli sono in difficoltà è opportuno non fornire soluzioni confezionate, ma indicazioni di massima, in modo che i bambini giungano alla soluzione con una certa autonomia, diversamente mineremo il loro senso di efficienza e tenderemo ad amplificare il bisogno di “appoggio” del bambino. Questo non vuol dire: non aiutate i bambini, devono essere aiutati, diversamente potrebbero sentirsi abbandonati dai genitori, in un rapporto conflittuale che vede da una parte il desiderio di soddisfare gli impegni e dall’altra la paura di non essere adeguati, di non potercela fare, l’effetto sarebbe una demotivazione che se persistente si tradurrà in scarsa autostima.

I RINFORZI E LE PUNIZIONI

Se utilizzato correttamente, il rinforzo concorre a suggerire un comportamento e favorisce l’apprendimento. In ambito educativo, è offerta una ricompensa (rinforzo positivo) quando il bambino è in grado di risolvere un compito e una punizione (rinforzo negativo) quando non ha successo. La punizione deve essere di entità sufficiente a stimolare nel bambino il desiderio di tentare nuovamente e non eccessiva. La scelta del tipo di rinforzo è quindi essenziale. Non sempre è facile comprendere quando stiamo rinforzando un comportamento, spesso avviene senza che ne siamo consapevoli, non ce ne rendiamo conto.

Le punizioni sono efficaci solo se immediate, devono colpire l’azione nel momento che essa si svolge o appena svolta. Deve essere inflitta con equilibrio, serenità e soprattutto deve solo essere simbolica. E’ fondamentale che il momento successivo alla punizione sia di empatia reciproca e costruttivo dialogo.

LA COMUNICAZIONE E IL DIALOGO

Nella comunicazione familiare il dialogo, l’ascolto, l’attenzione sono elementi determinanti per la crescita e lo sviluppo armonico dei figli. Per instaurare una comunicazione efficace è importante partire da una capacità di ascolto, offrendo attenzione alle emozioni e alle opinioni che i bambini possono esprimere. E’ fondamentale considerare seriamente quello che dice il piccolo, il suo bisogno di essere ascoltato attentamente. L’essere sempre interrotto o criticato non gli consente di acquisire sicurezza nei suoi stessi pensieri e di sviluppare un buon livello di autostima, al contrario, permettergli di parlare continuamente quando ha bisogno di essere contenuto, non gli permette di sviluppare un proprio senso critico e di iniziare ad abituarsi alla turnazione nelle conversazioni.

IL CALORE DELLA FAMIGLIA

Una circolarità di affetto dentro la famiglia è molto importante per la crescita dei piccoli. Se c’è calore, i genitori sono disponibili e non antepongono le loro esigenze a quelle dei bambini, giocano volentieri con loro e manifestano affettuosità. I bambini che vivono questo affetto consolidano il legame con la famiglia, sono più inclini a comportarsi bene, ascoltano i consigli, stimano i genitori e, di conseguenza, hanno una propria autostima.

Elisa Oliva

 

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