4 benefici della letteratura sulla nostra psiche
“Un grande libro dovrebbe lasciarci con molte esperienze, e un po’ esausti alla fine. Si vivono diverse vite durante la lettura” William Styron (scrittore, drammaturgo e critico letterario statunitense, autore di romanzi e novelle di successo, tra cui il celebre ‘La scelta di Sophie’ sul tema dell’Olocausto)
Sappiamo che i grandi libri possono cambiare le nostre menti e le nostre vite in svariati modi.
Le neuroscienze hanno dimostrato che, ad un primo livello puramente biologico, la lettura di romanzi può incrementare la connettività cerebrale (Berns et al., 2013).
A livello emotivo, la lettura di “finzione letteraria” permette invece di sviluppare la nostra Teoria della Mente, ossia la capacità di comprendere gli stati mentali degli altri ed entrare in empatia con loro (Kidd & Castano, 2013).
Recentemente, il filosofo e scrittore Alain de Botton è stato protagonista di un video in cui ha esplorato i benefici a carattere psicologico della lettura.
Potete guardarlo in lingua originale QUI, oppure leggere di seguito le parti più salienti.
1. La lettura consente di risparmiare tempo
Benché apparentemente sembri una perdita di tempo, in realtà la lettura è un enorme risparmio di tempo poiché ci dà accesso ad una serie di emozioni ed eventi che ci vorrebbero anni, decenni, millenni per cercare di sperimentare direttamente. La letteratura è il più potente ‘simulatore di realtà’ esistente, una macchina del tempo e dello spazio che ci permette di esperire un numero infinitamente maggiore di situazioni di quelle che potremmo sperimentare in una vita intera.
Essa consente di sperimentare cosa significhi divorziare, uccidere qualcuno e sentirne rimorso, piantare il proprio lavoro e fuggire nel deserto, essere alla guida di una nazione… il tutto, in un contesto sicuro e protetto, che è l’aspetto più rilevante.
Ha inoltre il potere di alterare il tempo, trasportandoci lungo il ciclo della vita, dall’infanzia alla vecchiaia. (…)
2. La letteratura ci rende più “profondi”
La letteratura compie la magia di mostrarci le cose da un altro punto di vista. Ci mette nella posizione di considerare le conseguenze delle nostre azioni sugli altri in un modo altrimenti impossibile. Ci mostra esempi di persone generose, coraggiose, valorose, che possono fungere da modelli di ispirazione nelle nostre vite. Inoltre, generalmente si contrappone al sistema di valori dominante, che spesso premia il denaro e il potere. Gli scrittori ci mettono in contatto con idee ed emozioni di profonda importanza, che spesso non trovano spazio d’espressione in un mondo cinico e commercializzato.
3. La letteratura è una cura per la solitudine
Tutti noi siamo più “strani” di quanto ci sia permesso ammettere. Spesso non possiamo dire come stanno realmente le cose nelle nostre menti.
Nei libri, possiamo trovare la descrizione di come stiano le cose dentro e fuori di noi, raccontate con molta più onestà rispetto a quanto sia possibile fare in una normale conversazione. Nei migliori libri, è come se lo scrittore ci conoscesse meglio di quanto noi conosciamo noi stessi.
Gli scrittori spesso trovano le parole adatte per descrivere le fragili e strane esperienze speciali della nostra vita interiore: la luce in una mattina d’estate, l’angoscia che possiamo esperire nei confronti delle persone, le sensazioni di un primo bacio, l’invidia per qualcuno che ha conquistato qualcosa che desideriamo, il desiderio che abbiamo sperimentato sul treno, guardando un altro passeggero a cui non abbiamo avuto il coraggio di rivolgere la parola. Gli scrittori sono capaci di aprire i nostri cuori e le nostre mente, di fornirci delle mappe di riferimento che ci permettono di viaggiare nella vita in modo più sereno e fiducioso, e con un più tollerabile grado di angoscia.
4. La letteratura ci prepara ad affrontare il fallimento
Tra tutte le paure degli esseri umani, una di quelle più intense è il timore di fallire. Ogni giorno i media portano davanti ai nostri occhi moltissime storie di fallimento.
Anche gran parte della letteratura parla di fallimento e, più in generale, di emozioni dolorose. In un modo o nell’altro, i grandi romanzi, ma anche le opere teatrali e le poesie, parlano sempre di persone che “si sono incasinate”: che hanno compromesso le loro relazioni, fatto gravi errori, compiuto gesti folli, assistito alla deriva delle loro vite. Ma i grandi libri non giudicano duramente e in modo unidimensionale come i media. Anzi, evocano sentimenti di pietà e compassione per questi protagonisti, e permettono ai lettori di comprendere quanto siamo tutti vicini anche nelle esperienze dolorose (…)
Vai alla fonte in lingua originale
Ne ho parlato spesso: leggere ha un valore inestimabile dal punto di vista psicologico.
Ecco 4 vantaggi psicologici della lettura, raccontati in un video (in lingua inglese), di cui riassumo in italiano le parti più significative.
Se ti interessa approfondire come la lettura ci aiuta a sviluppare le nostre abilità empatiche, puoi leggere questo mio articolo, mentre qui puoi documentarti sul potere curativo delle storie e dei racconti. Infine, qui una rassegna di benefici della lettura sui più piccoli.