Per gentile concessione del Dott. Luca Saita www.lucasaita.it
Il problema dell'impotenza sessuale riguarda sia gli uomini che le donne.
Sicuramente è socialmente più sentito dagli uomini, ai quali è richiesta virilità, prestazioni sociali, lavorative e sessuali sempre all'altezza.
Tuttavia anche per le donne questo può rivelarsi un problema, in quanto una grande limitazione a vivere il piacere, a costruire una vita di coppia e a mantenerla, oltre che a procreare dei figli.
Vale davvero la pena spendere due parole su un tema che viene sempre trattato troppo, e male. Basti guardare l'enorme quantità di prodotti per migliorare i rapporti sessuali che è attualmente in commercio: la soluzione moderna e forse più semplice al problema è quello della "pillola magica".
Vorrei oggi affrontare il tema dell’efficacia degli antidepressivi, argomento del quale molto si è discusso negli ultimi anni e al cui riguardo viene prodotto un numero sempre crescente di studi che impongono alcune riflessioni interessanti. L’idea che la depressione sia un disequilibrio biochimico legato al cervello generato da un errore endogeno nei neurotrasmettitori della serotonina è stata a lungo accreditata nella letteratura scientifica.
Benché già alla fine degli anni 90 iniziassero ad esserci alcune voci dissenzienti rispetto a questo assunto, sponsorizzato soprattutto dalla cosiddetta psichiatria biologica, erano tutto sommato personalità marginali ad opporsi a questa visione dogmatica, che faticavano a farsi largo nel panorama di allora.