Benché non sia semplice riassumere in poche righe e con un linguaggio semplice la complessità dell’approccio sistemico relazionale, proverò a dare per sommi capi alcuni spunti di riflessione su questa modalità di intervento, includendo una breve videochiacchierata che ho fatto con Miriam Gandolfi dove parliamo di cambiamento e patologia nell'approccio sistemico relazionale, e una con Valeria Ugazio, mia mentore e insegnante nonchè fondatrice della scuola in psicoterapia Eist di Milano.
Rimando invece a chi volesse approfondire più dettagliatamente l'approccio a una serie di videointerviste che ho fatto a esperti nel settore.
L’approccio sistemico nasce da Bateson, personaggio esterno alla psicologia clinica perché antropologo di mestiere, che è il primo a introdurre, tra gli anni 20 e 30, il concetto di soggetto contestuale. Con questo termine Bateson teorizza l’idea che la personalità dell’uomo sia l’esito di processi interattivi e la soggettività, quindi, viene costruita nell’interazione con l’ambiente e gli altri individui.
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Bateson si pone in antagonismo all’Io cartesiano e al soggetto deconstestualizzato della filosofia moderna (il no where che porta all’individualismo molto diffuso ai nostri giorni) secondo la quale non si hanno radici e non importa “dove sei” o “con chi sei agganciato”, contrastando con la concezione propria di tutte le società premoderne, dove si è sempre il figlio di qualcuno, con i pro e contro che questa appartenenza implica.
Può essere utile ai famigliari sapere il nome della malattia che colpisce un proprio caro?
Che cos'è una diagnosi? E' davvero utile etichettare i pazienti con termini tipo schizofrenico, borderline o depresso? In che modo può essere utile ai famigliari sapere il nome della malattia che colpisce un proprio caro? Quali sono gli aspetti utili della diagnosi? Si può guarire dalle malattie diagnosticate? Nel corso dei prossimi due articoli cercherò di rispondere a queste domande.
Innanzi tutto occorre fare un breve excursus storico per capire come si è modificato negli ultimi anni il significato ed il valore attribuito alla diagnosi.
Il CAMBIAMENTO, fondamentale in ogni contesto, risulta di primaria importanza nell’ambito della cura alla persona. Ma come funziona tale percorso? Da cosa dobbiamo partire attuarlo? Indispensabile è possedere un buon livello di MOTIVAZIONE, definita come la forza che ci spinge verso un determinato obiettivo (Motiva – Azioni).