Lorenzo Cionini è uno psicologo e psicoterapeuta. Laureato in pedagogia presso l'Università di Firenze e specializzato in psicologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena.
E’ stato direttore del Centro di Orientamento della Camera di Commercio di Pistoia, Presidente della Società Italiana di Terapia Cognitiva e Comportamentale, coordinatore del Collegio dei Probi Viri della stessa, membro del Comitato Direttivo dell'Associazione Italiana di Psicologia e di Psicoterapia Costruttivista e presidente della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia.
È membro dei Comitati Scientifici delle riviste: “Psicobiettivo”, “Acta Psicologica”, “Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale”, “Quaderni di Psicoterapia Cognitiva”, “Psicopatologia Cognitiva” e “Psicopatologia Clinica”. È co - direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva ad Indirizzo Costruttivista di Firenze, Padova e Livorno (riconosciuta dal MURST).
Ha insegnato psicoterapia alla Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Siena e della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Firenze.
A cura di Luca Mazzucchelli
Diego Ingrassia inizia la sua formazione iscrivendosi al corso di Laurea in Economia e Commercio interessandosi in modo particolare di Marketing e Comunicazione.
Nel 2000 decide di partire per San Diego, per conseguire la specializzazione in Marketing and Media Advertising.
L’11 Settembre del 2001 vive la tragedia delle Torri Gemelle molto da vicino e forse anche questa esperienza ha contribuito ad alimentare il suo desiderio di approfondire le metodologie di Paul Ekman per l’Analisi della Credibilità che decide nel 2010 di importare in Italia, dopo aver conseguito la certificazione come Business Coach presso l’International Coaching Federation.
Con la sua società, la I&G Management, certifica i trainer e i professionisti che devono valutare la credibilità dell’interlocutore e la veridicità delle informazioni.
Indice
00:00 Introduzione
00:48 Universalità ed importanza delle emozioni
04:07 Ruolo delle emozioni
09:17 Emozioni e luoghi comuni
12:54 I canali della comunicazione, BaseLine e le competenze necessarie
18:00 Un esempio concreto: il caso di Amanda Knox, alta credibilità e bassa credibilità
22:20 Iter formativo e testi di riferimento
Chi mi conosce lo sa, parto sempre con titoli provocatori, perchè dunque oggi esimermi dal farlo?
A maggior ragione visto che recentemente mi è successa una cosa spiacevole che mi ha fatto prima arrabbiare e poi riflettere, e credo che condividere questi miei pensieri con voi possa in qualche modo offrire valore ai professionisti che vogliono ritagliarsi uno spazio di autorevolezza sul web.
Antefatto
Da alcuni mesi sto creando delle infografiche per divulgare la psicologia in maniera semplice e immediata (qui potete vederle tutte).
E’ una cosa che faccio a mie spese assieme a una mia collaboratrice: sono felice nel realizzarle perché credo che ci sia bisogno di attirare le persone verso la professione dello psicologo, e mi sembra un modo originale per promuovere la cultura psicologica.
Non lo faccio per avere più pazienti o perché il mio nome si diffonda, perché come si può vedere “Luca Mazzucchelli” non compare mai nelle infografiche che realizzo.
Solo in fondo, in piccolo, ho scritto i miei canali social, che rappresentano la mia firma e mi attribuiscono la paternità di un lavoro lungo e difficoltoso.
Ora è successo che mi sono per puro caso imbattuto nella stessa perfetta copia della mia immagine, con censurata però proprio la parte finale: una bella banda grigia toglie i miei contatti sociali e su questa fascia di verniciatura compare il nome di altra collega.
Chiunque abbia dedicato tempo ed energia a un lavoro e poi vede sottratti i suoi meriti conosce lo sconforto di questa situazione, e non è su questo punto che voglio focalizzare il mio articolo di oggi.
Sia chiaro: non ce l’ho con chi condivide le mie immagini, le inserisce nei suoi blog, le mette come foto di copertina di facebook. Anzi io sono grato loro per dare visibilità al mio lavoro e chiedo a tutti di continuare a condividere le mie "creature".
Non accetto semplicemente chi appositamente modifica con programmi ad hoc le mie immagini sostituendo la mia firma con la loro.
Oggi sono molto contento di proporvi un'intervista a un grande psicologo e divulgatore della psicologia.
Ho conosciuto Giulio Cesare Giacobbe leggendo i suoi libri - tutti bestseller - e l'ho amato fin dalle prime pagine: sono felice di avere con lui appreso e studiato il suo metodo della Psicoterapia Evolutiva, che in questa intervista racconta con parole semplici ma efficaci.
Vedendo il video vi accorgerete del fatto che Giulio parla molto delle figure del bambino, dell'adulto e del genitore.
Sono molto importanti in questo approccio perchè è sull'equilibrio e lo sviluppo di queste tre personalità che coesistono in noi, che secondo Giacobbe si giocano tutta la nostra vita, il nostro benessere, il nostro rapporto con gli altri, la nostra felicità.
In natura, in noi e negli animali, le tre personalità si sviluppano armonicamente e in tempi precisi. Purtroppo però, nelle società industrializzate ricche e iperprotette l'evoluzione naturale non avviene, e noi rimaniamo bambini.
Nel video, il Prof racconta anche l'audio-training da lui ideato e di come grazie a questo strumento la persona in trance ipnotica possa riequilibrare i ruoli sopra descritti, raggiungendo anzitempo uno stato di benessere.
Quali gli errori più frequenti che commettono i giovani colleghi (ma non solo!) quando cercano lavoro? Credo questa domanda permetta di mettere a fuoco alcuni aspetti che molti psicologi dovrebbero migliorare nel loro modo di porsi al pubblico, perchè se già oggi è più difficile di prima trovare un lavoro che soddisfi, diventa molto più complesso farlo se lo si cerca senza prestare attenzione ad alcuni grossolani ma frequentissimi errori.
Io stesso ne ho compiuti diversi e li ho dovuti pagare sulla mia pelle anche a caro prezzo, ma una volta imparato ho smesso. Come dicevo in un mio recente video: fail fast, ossia "sbaglia in fretta" e correggi il tiro il prima possibile.
Sono tanti i giovani studendi alle prese con la scelta sul loro futuro professionale che mi chiedono: "Faccio bene a iscrivermi a Psicologia?".
Ho allora rispolverato i miei ricordi universitari (nell'immagine qui sopra sono io, 10 anni fa - il 14 luglio 2004 - il giorno in cui mi sono laureato) per condividere le riflessioni che, con il senno di poi, mi sono venute in mente su questo tema.
Perchè ho scelto Psicologia
In realtà all'inizio mi ero iscritto a Medicina, mi interessava l'ambito della Psichiatria, poi mi sono reso conto che la via che faceva per me era più quella dell'ascolto e della parola che degli psicofarmaci e delle reazioni neurochimiche. Così ho cambiato rotta, trovandomi subito a mio agio nel percorso di studi forse per la prima volta nella mia carriera di studente.
Non potevo che fare un “secondo tempo” su questo tema, soprattutto dopo il grande riscontro che ha avuto il mio post precedente: moltissimi e preziosi i commenti ricevuti, sia privatamente sia pubblicamente, e che credo si possano raggruppare in 3 macro aree di pari importanza:
Ma uno psicologo quanto evade?
Tra i commenti che ho letto rispetto ai guadagni dichiarati, mi ha colpito molto la spaccatura tra due posizioni principali: alcuni hanno sottolineato che i guadagni sarebbero sottostimati per “colpa del nero”, mentre altri hanno reputato le cifre indicate fin troppo ottimistiche:
Già, quanto guadagna uno psicologo? La domanda mi viene spesso rivolta da colleghi molto giovani o da studenti indecisi sulla strada da scegliere per formarsi nel mondo del lavoro.
La risposta ovviamente non è semplice da fornire, perchè la più scontata e corretta sarebbe "dipende".
Conosco ad esempio colleghi che faticano a portare a casa il minimo sindacale e altri che sono riusciti a posizionarsi su tariffe elevate e vedono molti pazienti ogni giorno arrivando anche a costruire una lista d'attesa.
Per chiarezza partirò da un dato certo, ossia da quanto guadagno dichiara in media uno psicologo. Per trovarlo ho dovuto spulciare il bilancio consuntivo ENPAP (la nostra cassa di previdenza) ed estrarre alcuni dati che riassumo di seguito.