Come difendersi dalla pedofilia… giocando
Come difendersi dalla pedofilia… giocando
Non v’è luce alcuna nell’alba che segue al tramonto di un’anima pura
Non v’è gioia negli occhi spenti, sfregiati dal volto bendato d’un amore malato
Gridano pietà le stelle mute nel cielo fumoso; trema il ventre di Madre Terra all’urlo rabbioso del tuono;
scorre impotente l’acqua del fiume sul letto melmoso ove s’è consumato il più terribile dei crimini:
l’anima di un bimbo vaga agghiacciata
nel cimitero dell’infanzia e della speranza e spettri crudeli s’affacceranno alla finestra della vita
alitando gelo sui fragili vetri del cuore.
Non v’è pace né fine al tormento di chi porta in sé il fardello della propria anima defunta
Laddove sporche carezze infangano l’intimo e viscidi baci addentano l’infanzia lo splendore muore
Il sorriso: primo diritto di un fanciullo; primo dovere di un uomo
Perché il sorriso dei bimbi accende la Luce del Mondo.
(Barbara Brussa)
Negli ultimi anni una drammatica realtà è uscita dal sommerso. Si parla della pedofilia e di tutti i suoi aspetti, non solo di violenza ma anche di sfruttamento dei minori nelle più svariate forme tra quali: la prostituzione, la pornografia e il cosiddetto turismo sessuale. Comunque la “pedofilia” non è un problema che emerge solo attualmente: intere generazioni di bambini hanno subito, all’ombra del silenzio, sopraffazioni di questo tipo, hanno convissuto con il segreto e con la vergogna e, in questo secolo, tramite i mass- media, gli articoli di giornale e le riviste, si è concesso spazio al dramma della pedofilia come evento così terribile e devastante.
Si parla di pedofilia quando un soggetto adulto (in realtà maggiore di 16 anni) coinvolge in attività sessuali uno o più bambini prepuberi. In ambito psicologico è considerata una parafilia, uno stato d’eccitazione deviante verso oggetti o partner inadatti, spesso derivante dall’incapacità di creare un’intimità emotiva e sessuale “sana”. Nella maggior parte delle culture si tratta di un disturbo più comune tra gli uomini che può essere letto come fenomeno sociale, psicologico o giuridico.
Per il pedofilo non è importante il sesso del bambino, ma la sua età.
L’oggetto d’amore è appetibile dalla primissima infanzia fino all’inizio della pubertà: la sua desiderabilità cessa con la maturazione sessuale.
Secondo Hans Gliese questi soggetti sono caratterizzati da una strutturazione mentale che non si modifica realmente neanche con la psicoterapia, ma resta sopita e può risvegliata da un qualunque stimolo.
Esistono diverse teorie circa la genesi della pedofilia, secondo Bernard Glueck sono due le ipotesi principali: un arresto dello sviluppo sessuale dovuto a un trauma o la soluzione dei conflitti sessuali senza l’aiuto della sublimazione.
Un gioco virtuale per il riconoscimento e la gestione dei comportamenti minacciosi.
Psicologi, criminologi, formatori, rappresentanti delle Forze di Polizia, hanno contribuito alla realizzazione del gioco “Il mondo di Lo.ki”, fruibile on-line e in aula. Il gioco, ideato e realizzato da Vito Sugamele e Alessandro Ceci, con la collaborazione Daria D’Andrea Matteo, è finalizzato alla formazione dei bambini contro i comportamenti minacciosi sociali e fisici, tra cui certamente il più devastante è la pedofilia.
Il gioco rientra in un generale progetto di realizzazione nel comune di Trani di un Centro di Eccellenza Internazionale per lo studio dei fenomeni invasivi della personalità e della fisicità individuale e quindi anche delle offese sessuali. Quando queste offese riguardano i minori, diventano devastanti per lo sviluppo della personalità.
La società C Cube s.r.l., specializzata sulla progettazione di qualità, ha realizzato un progetto che utilizza i campi gioco per educare i bambini a riconoscere le minacce, prima ancora che divengano rischi, in modo autonomo.
Naturalmente l’attività non si conclude al prodotto. Il progetto prevede la realizzazione di una serie di servizi di assistenza per lo sviluppo cognitivo e la tutela della integrità fisica di cui il gioco è il primo e più importante strumento.
Per concludere
La cosa più evidente è che la pedofilia, questa devianza sessuale attualmente così presente nella nostra società, dovrebbe essere eliminata definitivamente e celermente attraverso interventi a livello sociale, etico, soprattutto a livello criminologico e giuridico, ma anche, data a volte l’indifferenza di molti di fronte a questo problema, con un “controllo” da parte di tutta la società, nella scuola, nella famiglia e nelle
istituzioni, affinché questo secolo non sia ricordato come “il secolo dell’infanzia negata”.