Blog

Come gestire lo stress da Smart Working: 3 suggerimenti

Psicologia

Come gestire lo stress da Smart Working: 3 suggerimenti

La pandemia da Covid-19, che ha segnato profondamente l’Italia tra il 2020 e il 2022, ha imposto un notevole cambiamento nel mondo del lavoro, costringendo la maggior parte dei lavoratori a confrontarsi con la sfida del lavoro da casa. Questa transizione, se da un lato ha offerto maggior flessibilità, dall’altro ha portato tutti noi a dover fronteggiare livelli significativi di “stress da smart working“.

Nel riflettere su queste sfide, mi sono imbattuto in una ricerca su LinkedIn, relativa a un campione di oltre 2.000 lavoratori, che ha evidenziato l’impatto del lavoro in smart working sulla salute mentale.

Tra i vari interessanti dati emersi, emerge che il 46% degli intervistati ha sperimentato un aumento dell’ansia a causa del lavoro da casa, il 18% ha già iniziato a percepire un impatto negativo sulla propria salute mentale, mentre il 27% ha segnalato problemi di sonno.

Ora, considerando che la persistenza di periodi prolungati di ansia e stress ha un impatto negativo sul nostro benessere fisico e mentale, ho pensato di condividere in questo articolo ciò che ho appreso dalla mia esperienza personale. Si tratta di strategie che ho individuato – e continuo a consigliare – per affrontare quei momenti in cui le preoccupazioni diventano soverchianti e controproducenti.

Ecco allora 3 suggerimenti utili per proteggere il benessere psicologico e gestire al meglio lo stress da smart working.

Cosa troverai in questo post: 
  1. Controlla ciò che puoi, accetta tutto il resto
  2. Possibile vs. Probabile
  3. I benefici della scrittura
  4. Conclusioni: strategie self help e supporto psicologico
📌 Preferisci un video? Eccolo qui (e non dimenticare di iscriverti al mio canale Youtube)

📌 Se non l’hai ancora fatto, iscriviti a Linfa 🌱, la newsletter di Mindcenter. Ogni sabato mattina, una piccola selezione di spunti in tema di benessere e psicologia nella tua casella di posta.

1. Controlla ciò che puoi, accetta tutto il resto

La prima indicazione è una frase, una specie di mantra capace di guidare le mie azioni in maniera proficua: controlla ciò che puoi, accetta tutto il resto.

Nei momenti in cui sperimentiamo lo stress da smart working, o affrontiamo qualche preoccupazione relativa alla nostra vita personale, ripeterci questa frase ci ricorda che nella vita esistono aspetti modificabili ma anche aspetti su cui non abbiamo alcuna influenza. La chiave sta nel riconoscerli e agire di conseguenza.

Troppo spesso, invece, ci ritroviamo a lottare per cambiare ciò che dovremmo accettare, e ad accettare passivamente ciò su cui potremmo influire in maniera significativa.

Di fronte a situazioni stressanti, dovremmo quindi abituarci a porre a noi stessi questa domanda cruciale: cosa, in questa circostanza, posso davvero cambiare? E cosa, invece, dovrei cercare di accettare?

La risposta a queste domande ci guida nelle nostre azioni.

Un esempio legato allo stress da smart working

Se mi trovo di fronte a una scadenza di lavoro imminente e il tempo stringe, mi interrogo: cosa posso controllare in questa situazione e cosa è al di là del mio controllo? Scopro che posso gestire la qualità del mio lavoro, organizzare in modo efficace le pause, prendere decisioni sulla tempistica delle consegne e persino decidere se rimanere fedele alle regole o prendermi una pausa strategica. Concentrarmi su questi aspetti non solo riduce il mio livello di stress, ma mi permette anche di mantenere il controllo su ciò che è controllabile, evitando di farmi sopraffare da ciò che invece è incontrollabile.

2. Possibile vs. Probabile

Secondo strumento utile a gestire lo stress da Smart Working (e le preoccupazioni in generale) è una domanda:

“Ti stai preoccupando per qualcosa di possibile, o per qualcosa di probabile?”

Esistono due categorie nettamente diverse: possibile e probabile. Sotto pressione, la nostra mente tende a confonderle.

Se la tua preoccupazione riguarda qualcosa che è possibile, ma non probabile, significa che stai investendo energia mentale su qualcosa distante dalla tua realtà.

Chiediti: è possibile che mi cada un vaso sulla testa mentre cammino per strada? Sì, certo, è possibile, ma vivere costantemente in apprensione per questa eventualità è davvero controproducente, poiché la probabilità che un evento del genere si verifichi è estremamente bassa.

La paura del probabile, al contrario, sorge quando temiamo qualcosa per cui possediamo evidenze concrete che lo rendono plausibile. Ad esempio, se attraverso la strada con il semaforo rosso è probabile che io ci rimetta la pelle; si tratta di un rischio reale per la nostra incolumità. In questo caso la paura non è infondata, anzi, diventa una sana prudenza, un segnale che ci aiuta a vivere in modo più consapevole.

Gestire lo stress da smart working con lo strumento del “possibile vs. probabile”

Proviamo ad applicare le riflessioni appena fatte a uno scenario potenzialmente stressante dell’attualità lavorativa in smart working.

Immagina di dover preparare una presentazione importante per un cliente. La tua mente comincia a correre su tutti i possibili scenari negativi: “E se la connessione internet cadesse proprio durante la riunione? E se il mio computer si bloccasse proprio nel momento sbagliato?”

La prima cosa da fare è distinguere tra ciò che è possibile e ciò che è probabile.

È possibile che la connessione internet cada durante la riunione? Sì, è una possibilità. Ma, riflettendo attentamente, quanto è probabile? Se hai una connessione internet stabile e non hai mai avuto problemi simili in passato, la probabilità è piuttosto bassa.

Invece di farti sopraffare dall’ansia legata a possibili inconvenienti, concentra la tua attenzione su ciò che puoi controllare. Puoi fare una prova di connessione anticipata, assicurarti di avere una copia locale della presentazione e persino predisporre un piano di riserva nel caso in cui si verifichi un imprevisto. In questo modo, stai gestendo ciò che è nelle tue mani, mentre allo stesso tempo riconosci che alcuni eventi, sebbene possibili, sono poco probabili.

Questa riflessione ti permette di affrontare lo stress da smart working in modo più razionale, concentrandoti su azioni concrete piuttosto che lasciarti travolgere dalle paure irrazionali.

Insomma, preoccuparsi del futuro o di ciò che non va per il verso giusto è umano e comprensibile, ma ancor meglio è mettere a fuoco quali sono gli aspetti concreti di cui possiamo occuparci fin da subito. In altre parole: occuparci è più utile di preoccuparci.

📌 Le tue principali preoccupazioni o fonti di stress non sono qui? Scrivici direttamente a info@mindcenter.it, oppure in Direct sul nostro profilo Instagram @mindcenter.it, ci impegneremo a offrirti l’aiuto di cui necessiti.

suggerimenti per gestire lo stress da smart working

 

3. I benefici della scrittura

Il terzo e ultimo suggerimento che ritengo utile condividere per gestire lo stress da smart working riguarda la scrittura.

La scrittura, una pratica tanto antica quanto semplice ed efficace, ci aiuta a dare una struttura ai nostri pensieri, facilitando un processo di riflessione e comprensione che va oltre la semplice verbalizzazione interna. In altre parole, scrivere ci consente di ordinare il caos che spesso regna nella mente, specialmente in momenti di forte stress, rendendo più accessibile la ricerca di soluzioni concrete.

Dal punto di vista psicologico, scrivere dei propri vissuti e delle proprie emozioni agisce come una forma di auto-terapia. È stato dimostrato che la scrittura espressiva, in particolare, aiuta a elaborare gli eventi traumatici o stressanti, riducendo il loro impatto negativo sulla mente. Questo tipo di scrittura non solo contribuisce a una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie reazioni emotive ma favorisce anche un processo di distacco emotivo dagli eventi stressanti, permettendo di rivederli da una prospettiva più oggettiva e gestibile.

Inoltre, la scrittura può fungere da valvola di sfogo, un modo per riconoscere e iniziare a gestire le emozioni represse che, se ignorate, rischiano di intensificare il senso di stress. La pratica regolare della scrittura può dunque trasformarsi in un rituale di “purificazione mentale”, essenziale per preservare il benessere psicologico e mantenere l’equilibrio in un contesto lavorativo che tende a renderci sempre più stressati.

Quale relazione tra scrittura e smart working?

Scrivere è come concederci un momento di pausa e riflessione che può rivelarsi cruciale se stiamo cercando di gestire lo stress da smart working. Questi momenti di pausa, lontani dagli schermi e dalle notifiche incessanti, ci aiutano a ridurre i livelli di stress e, al contempo, ci permettono di riconnetterci con noi stessi, riscoprendo le nostre priorità, i nostri valori e obiettivi. In questo senso, la scrittura diventa uno strumento di auto-aiuto e crescita personale, che consente di navigare con maggiore consapevolezza e resilienza le sfide dello smart working.

📌 Vuoi conoscere i principali benefici della scrittura secondo gli studi dello psicologo John Pennebaker? Allora prenditi un momento per guardare questo video

4. Conclusioni: strategie self help e supporto psicologico

Nel corso di questo articolo abbiamo scoperto l’importanza di strategie di auto-aiuto nel gestire lo stress da smart working: l’accettazione di ciò che è fuori dal nostro controllo, la distinzione tra ciò che è possibile e ciò che è probabile, e i benefici della scrittura. Tutti questi strumenti si rivelano preziosi in molti contesti lavorativi, oltre che personali.

Tuttavia, è altrettanto importante sottolineare la necessità di ricorrere a un supporto professionale quando ci accorgiamo che le sole strategie self-help non sono sufficienti a gestire lo stress che viviamo. Il sostegno di uno specialista può essere cruciale in momenti di particolare difficoltà in cui occorre affrontare problemi più complessi o radicati.

Senti il bisogno di lavorare sullo stress da smart working?

📌 Inizia il tuo percorso con noi

Se gestire i tuoi livelli di stress ti sta impedendo di vivere la quotidianità, non esitare a chiedere aiuto a uno psicologo. In Mindcenter possiamo supportarti attraverso un percorso personalizzato sulla base delle tue esigenze. Prenota un primo colloquio, online o in presenza, con un terapeuta della nostra equipe. Siamo qui per aiutarti.

🔗 Prenota un primo incontro con uno psicoterapeuta di Mindcenter.

🔗 Se vuoi parlare direttamente con noi, scrivici qui.

SEGUIMI SU INSTAGRAM

Ogni giorno su Instagram fotografie e video inediti di quello che faccio.

SEGUIMI SU YOUTUBE

ACQUISTA I MIEI LIBRI

I Miei Libri - Psicologo Milano

SEGUIMI SU FACEBOOK