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Come riempire il vuoto interiore: 3 suggerimenti pratici

sensazione di vuoto interiore
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Come riempire il vuoto interiore: 3 suggerimenti pratici

Quando frequentavo il liceo, ho dato vita a un gruppo musicale dal nome eloquente: i “Vuoto a Rendere”. In quei tempi, i ragazzi lanciavano sassi giù dai ponti per colpire le automobili, e i giornali parlavano di un vuoto adolescenziale che spingeva i giovani a occupare il loro tempo in modo distruttivo.

Il nostro gruppo, i “Vuoto a Rendere,” portava con sé uno slogan di protesta: “Ridateci quello che ci avete tolto, vogliamo che ci aiutiate a riempire il vuoto interiore che ogni adolescente prova dentro di sé.”

Questa introduzione apre le porte a una riflessione sul tema del vuoto interiore, che non riguarda solo gli adolescenti ma coinvolge anche le persone adulte in certi momenti della loro vita.

Nessuno ci insegna come affrontare il senso di vuoto interiore e, di conseguenza, ciò che spesso facciamo è cercare dei modi per riempirlo.

Alcuni optano per il cibo, altri per la droga, altri per la pornografia, altri ancora per l’alcool, il fumo o gli acquisti. Il problema è che si tratta di falsi rimedi; il vuoto interiore, infatti, persiste e noi continuiamo a sperimentare una sensazione di incompletezza, come se mancasse qualcosa.

Non ho ricette magiche per far sparire il senso di vuoto interiore, ma sono pronto a condividere alcuni spunti che ho sperimentato personalmente, o che ho appreso nel corso del mio lavoro come psicoterapeuta.

Cosa troverai in questo post:
  1. Cura corpo e mente: evita di rimanere focalizzato sul tuo vuoto interiore
  2. Coltiva la dimensione della generatività: crea qualcosa
  3. Impara a convivere con le tue emozioni
  4. Conclusioni: superare la sensazione di sentirsi vuoti dentro
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1. Cura corpo e mente: evita di rimanere focalizzato sul tuo vuoto interiore 

La prima considerazione da fare è che coloro che sperimentano questo senso di vuoto interiore tendono a investire notevoli quantità di denaro, tempo ed energie nel tentativo di colmarlo. Così facendo, tuttavia, finiscono per trascurare aspetti fondamentali della propria vita che non sono direttamente legati al vuoto interiore: dalla salute fisica e mentale alle relazioni con il mondo esterno.

Se non interveniamo attivamente per contrastare questa tendenza, rischiamo – nel tempo – di compromettere la nostra salute fisica, incrementando il rischio di problemi come l’aumento di peso, abbandonando l’esercizio fisico e perdendo interesse per le attività che prima ci appassionavano. In altre parole, finiamo per isolarci sempre di più; il vuoto interiore cresce di dimensione e guadagna sempre più spazio nella nostra vita.

Cosa fare

Per evitare che il vuoto interiore minacci il nostro equilibrio emotivo, è essenziale ridurre l’attenzione focalizzata sul vuoto per concentrarci invece su tutto ciò che lo circonda. Nella pratica, ciò significa che dobbiamo preoccuparci meno di “come riempirlo” e dedicare maggior impegno ed energie nel migliorare noi stessi come individui.

Dovremmo cioè comportarci come se questo vuoto interiore fosse una costante, una parte di noi destinata a restare. Invece di sperare che cambi o scompaia, occorre agire su tutti gli altri aspetti della nostra vita che possiamo influenzare e migliorare.

vuoto interiore: cura corpo e mente

2. Coltiva la dimensione della generatività: crea qualcosa

Un secondo consiglio che desidero condividere è quello di canalizzare le proprie energie nella creazione artistica.

Ricordo come, durante il liceo, il mio gruppo musicale – i “Vuoto a Rendere” – mi abbia aiutato a colmare il mio personale vuoto interiore. Attraverso la composizione di canzoni che esploravano il tema del vuoto interiore, ho scoperto che proprio in quel vuoto risiedeva la fonte della mia ispirazione per scrivere testi e musiche.

Naturalmente la creazione artistica non riguarda sola la musica, ma può assumere molteplici forme: dalla pittura alla scrittura, dalla danza alla scultura.

L’importanza dell’atto creativo

L’atto creativo sposta la nostra attenzione dall’interno verso l’esterno, permettendoci di concentrarci su qualcosa che va oltre il nostro vuoto interiore. Questo è un punto fondamentale, perché lì dove metti l’attenzione ottieni i risultati.

È un po’ come quando ci concentriamo su una puntura di zanzara: più ci focalizziamo sul prurito, più esso diventa insopportabile. Se invece dirigiamo la nostra attenzione altrove, il fastidio si attenua più rapidamente.

Di fronte alla sensazione di vuoto interiore, la scelta di dedicarsi alla creatività diventa un’alternativa costruttiva e positiva rispetto alle abitudini distruttive come l’uso di droghe o alcol. La creazione può crescere ed evolversi nel tempo, diventando un prezioso mezzo di espressione e crescita personale e riservandoci spesso esperienze e sorprese positive per la nostra vita.

vuoto interiore generatività

 

3. Impara a convivere con le tue emozioni

Il terzo e ultimo consiglio che desidero condividere è quello di imparare a convivere con le emozioni che nascono dal vuoto interiore.

È fondamentale comprendere che tutte le emozioni che sperimentiamo, anche quelle più ingombranti, sono da ritenersi “giuste” nella misura in cui sono parte della nostra esperienza umana. In altri termini, queste emozioni sono parte di te, e credimi, dichiarare loro guerra o cercare di combatterle non è una buona soluzione.

Al contrario, esistono metodi e strumenti che possono guidarci in un viaggio esplorazione curiosa, dove impariamo a vedere il vero valore di tutte le emozioni, anche di quelle apparentemente negative, e a integrarle nella nostra vita, trasformando il vuoto interiore in fonte di forza e consapevolezza.

La meditazione, ad esempio, è una pratica che ci aiuta a confrontarci in modo diretto e intimo con le nostre emozioni, incluse quelle che nascono dal vuoto interiore, al fine di comprenderle anziché contrastarle.

 

vuoto interiore e meditazione.png

 

Conclusioni: superare la sensazione di sentirsi “vuoti dentro”

Il vuoto interiore è come uno spazio inesplorato al nostro interno, un senso di mancanza che ci spinge a cercare di riempirlo, spesso attraverso investimenti materiali o relazioni superficiali.

Il primo passo per affrontare il vuoto interiore consiste nell’accettare che esso possa esistere dentro di noi. Invece di focalizzarci su come riempirlo per non sentire le emozioni che esso suscita, possiamo concentrarci su un viaggio di scoperta e crescita personale, lavorando su tutti quegli aspetti che caratterizzano la nostra vita e che possiamo direttamente influenzare con il nostro comportamento.

Accettare il vuoto come parte di noi e nutrirlo attraverso il miglioramento personale può condurci verso un maggior equilibrio emotivo e benessere psicologico.

Spero che gli spunti che ti ho lasciato in questo articolo ti siano stati utili 😉

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