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Corriere della sera: lo psicologo sullo schermo del PC per risparmiare e battere la crisi

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Corriere della sera: lo psicologo sullo schermo del PC per risparmiare e battere la crisi

corr sera psicologo crisiRiporto alcuni passaggi tratti dall’articolo di Davide Illarietti sul sito del Corriere della Sera dell’11 luglio 2013, dove mi viene dedicato un pezzo che si concentra sull’importanza di conservare l’intraprendenza professionale anche se in periodo di crisi.

Il tema di come affrontare le situazioni “di carestia”, d’altra parte, è da me già stato ampiamente affrontato in diverse sedi, tra le quali un video che si trova sul mio canale youtube e che riprenderò a fondo pagina, dove mi concentro sul concetto di crisi quale opportunità-

Di seguito invece l’articolo tratto dal Corriere della Sera

La webcam al posto del lettino freudiano, le piante grasse e i quadri di Rorschach sostituiti dall’interfaccia di Skype o di Facebook. È il nuovo volto della psicologia, signori. E non è un caso che proprio a Milano, città delle sedute da salasso ma anche degli «psicologi di periferia» (ne parliamo nella rubrica Uso e Consumo di Corriere Milano di giovedì 11 luglio), sia nato il primo sito internet di consulenze psicologiche virtuali. Per il paziente a caccia di sconti, quello riluttante a infliggersi due ore di traffico per una di terapia, o quello che riesce a confessarsi soltanto davanti a uno schermo luminoso. La start-up si chiama Psicologi-online.it e a gestirla, assieme a un team di giovani psicoterapeuti meneghini, è il dott. Luca Mazzucchelli, «sigfreud936» per gli amici su Skype.

«A volte per un paziente può essere difficile partecipare di persona a una seduta, per motivi geografici, è il caso degli italiani all’estero, o per motivi fisici o lavorativi: al momento, ad esempio, seguo due persone che lavorano sugli aerei, e che avrebbero difficoltà a garantire continuità negli appuntamenti dal vivo. Internet consente di raggiungere più persone». Perché quello dello psicologi è un mondo crudele: concorrenza spietata, precariato giovanile, posti pubblici blindati. Chi si ingegna vince, e il web può fare la differenza.

Ma non c’è solo la comodità o la convenienza («senza spese per lo studio e per i trasporti, possiamo scalare il 10% circa dalla tariffa base», spiega Mazzucchelli). C’è di più: la capacità di internet di fare breccia nel muro della ritrosia, timidezza o nevrosi che sia. «In alcuni casi, come per pazienti con paura di uscire di casa o con forte ansia, internet è il mezzo, e incontrarsi dal vivo è il fine», spiega Mazzucchelli. Non solo: «Sono molte le persone che si sentono stigmatizzate andando dallo psicologo. Avere un primo contatto online da casa permette loro di superare il freno iniziale».

Dopo un tot di sedute però – il limite è otto in genere – si passa all’appuntamento vis-à-vis. «L’incontro di persona rimane imprescindibile. A volte capita che ci contattino persone che chiedono cambiamenti anche molto profondi con una terapia esclusivamente online. Ma sono richieste irrealistiche». Insomma il lettino, quello vero, o almeno una comoda poltrona, sono ancora indispensabili.

Scarica qui l’articolo originale.

 

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