Depressione: 10 frasi da dire a una persona che ne soffre
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1. Posso fare qualcosa per alleviare la tua sofferenza?
Un primo concetto importante da tenere a mente è questo: “non dire, agisci”. Le parole non sempre sono utili per avvicinarsi a qualcuno affetto da depressione. Qualsiasi suggerimento potrebbe infatti suonare offensivo.
Proposte come “Hai provato lo yoga? E l’erba di San Giovanni? Un mio amico ne è venuto fuori con la corsa…” potrebbero essere recepite come “stai facendo qualcosa di sbagliato ed è colpa tua che non hai pensato a questi rimedi”. Una cosa che le persone depresse possono trovare confortante è che qualcuno si prenda cura di loro in maniera concreta, ad esempio preparando loro il pranzo o offrendosi di riordinare i loro spazi. Cerca di capire come potresti essere utile e fallo.
2. Qual è il momento della giornata più difficile per te?
La depressione potrebbe essere più acuta al risveglio (“Maledizione, sono ancora vivo!”), verso le 3 o le 4 del pomeriggio quando il calo di zuccheri nel sangue e l’ansia possono prendere il sopravvento, o in altri momenti dalla giornata.
Cerca di capire quando arriva il momento peggiore per il tuo caro e considera l’idea di telefonargli o fargli visita verso quell’ora. Per la persona depressa sarà come tenere la mano di qualcuno attraversando un incrocio pericoloso.
3. Questa sensazione non durerà per sempre
Questa è una frase chiave, che puoi ripetere anche numerose volte. Ricordare a qualcuno che la depressione è transitoria può essere un potente messaggio di speranza. Dire “questa sensazione non durerà per sempre” è un modo non invasivo per offrire conforto e rassicurazione.
Questa frase aiuta a trasmettere l’idea che, nonostante la difficoltà del momento attuale, esiste la possibilità di un cambiamento in futuro. È importante ripetere questo messaggio per rafforzare la speranza e il coraggio di affrontare ogni giorno.
4. C’è qualcosa che posso fare per te?
Questa è molto simile alla frase numero 1 ed è un altro esempio della strategia “non dire, agisci”, molto funzionale nell’esprimere una calorosa compassione.
C’è alta probabilità che la persona depressa scuoterà la testa mentre piange, ma comunque registrerà l’offerta nella forma “questa persona si prende cura di me”.
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5. Posso guidare per te e portarti da qualche parte?
Ecco una cosa che molti non sanno: le persone che combattono contro la depressione sono dei pessimi guidatori. A causa dei sintomi della depressione stessa, possono avere difficoltà a mantenere la concentrazione al volante e a fare attenzione alla strada; possono fare più errori alla guida e esporsi a maggiori rischi. Presso alcune cliniche americane, una delle domande di rito posta a persone con possibile disturbo dell’umore riguarda proprio la tendenza a ricevere multe, provocare incidenti o urti accidentali mentre si è alla guida.
Offrendoti di guidare per il tuo caro potresti incentivarlo ad avere la voglia (spesso molto sarsa) di uscire di casa per compiere alcune commissioni necessarie.
6 . Dove stai ricevendo sostegno?
Notiamo la differenza tra il dire “Stai facendo un percorso di sostegno?” che potrebbe essere interpretato come “Se non ci stai andando, forse meriti di essere depresso…” e l’espressione “Dove stai ricevendo sostegno/dove pensavi di rivolgerti per ricevere sostegno?” che implica invece “Hai bisogno di supporto, cerchiamo di capire il modo e il luogo per ottenerlo”.
📌 Se sei in cerca di supporto per te o per un tuo caro, puoi prenotare qui un primo colloquio con un terapeuta della nostra équipe.
7. Pensi che ci sia qualcosa che potrebbe aver contribuito/possa contribuire in qualche modo alla tua depressione?
Evita accuratamente di suggerire eventuali motivazioni che potrebbero aver contribuito a tuo avviso alla situazione di estrema tristezza in cui versa il tuo caro, del tipo: “È la relazione con tua moglie che ti sta trascinando verso il basso!” oppure “Forse quella strega con cui lavori potrebbe avere in qualche modo a che fare con i tuoi cali d’umore?”.
Se proprio vuoi, limitati a porre la domanda ad ampio respiro, in modo che la persona sia stimolata a giungere autonomamente alle proprie conclusioni. In questo modo, quando lo farà, se vorrà si prenderà la responsabilità per quello che può cambiare e non ti biasimerà per eventuali risultati negativi.
8. Sono qui per te
È semplice. È dolce. E comunica tutto il necessario per dire: mi interessa, ho capito, o non capisco, ma ti amo e ti sostengo.
Dire “sono qui per te” trasmette amore, accettazione e la disponibilità ad essere presente, sia emotivamente che fisicamente. È un messaggio che rassicura la persona sul fatto che non è sola nella sua lotta e che può contare su di te per supporto e conforto.
- Emanu “I volti della depressione. Abbandonare il ruolo della vittima: curarsi con la psicoterapia in tempi brevi”. [Suggerito anche ai familiari di persone depresse].
- Giulio Cesare Giacobbe, “Alla ricerca delle coccole perdute. Una psicologia rivoluzionaria per il single e per la coppia“. [Per la persona che soffre di depressione].