Crisi di coppia e figli: vademecum per una separazione senza traumi
Crisi di coppia e figli: vademecum per una separazione senza traumi
(….)Professoressa Marzotto, qual è il modo più corretto per comunicare ai bambini piccoli, tra i 6 e i 12 anni, la decisione di una separazione?
La separazione dei genitori, ma prima ancora il conflitto che porta alla rottura del patto coniugale è qualcosa che i figli percepiscono molto chiaramente in famiglia: pertanto l’informazione diretta è essenziale.
Innanzitutto i genitori devono decidere se informare i figli insieme o separati. Evidentemente la prima scelta è la più opportuna in quanto garantisce una comunicazione coerente e condivisa, ed evita l’attacco e la critica l’uno dell’altro.
Secondariamente è importante rassicurare i figli sulle responsabilità: si sentono sempre la causa del conflitto, invece devono capire che è una decisione unicamente dei grandi.
Infine, i bambini richiedono di avere certezze: vogliono sapere di essere ancora amati dai genitori e vogliono avere informazioni pratiche sul loro futuro, ad esempio dove e come incontreranno ancora parenti, familiari, amici, ecc.
Secondo la sua esperienza con i bambini, quali sono per loro le conseguenze dovute alla scelta: i sentimenti e le paure?
(…) emerge la paura di perdere tutti e due i genitori: spesso ci sentiamo dire “se va via papà, poi potrebbe lasciarmi anche la mamma”.
Inoltre, spesso mettono in relazione una loro monellata con la decisione: ovvero si sentono la causa del conflitto.
(…) Infine, se “usati” dagli adulti come paladini della loro posizione, rischiano di schierarsi con un genitore – cosa per loro per niente naturale: i figli desiderano la continuità della coppia genitoriale alla quale fare riferimento al di là di tutto -, con la sua famiglia, e contro l’altro.
Oppure rischiano la “parentificazione”: prendono cioè la posizione di fare il genitore di mamma o di papà, che sentono fragile o in difficoltà.
(…)
Per dare un consiglio ai genitori che devono affrontare una separazione. Si possono stabilire dei punti chiave, regole di comportamento, anche molto pratici, per rendere l’evento il meno traumatico possibile?
Non ci sono regole precise, ma la mia esperienza di molti anni con genitori e figli di separati mi ha portato a pensare che la regola aurea è quella di riconoscere i figli come soggetti a pieno titolo e pertanto degni di essere degli interlocutori significativi, non oggetti che non vedono e non sentono i comportamenti di adulti, ma nemmeno i “sovrani” che decidono tutto, anche della sorte dei genitori. (…)
Tema delicato ma sempre di attualità, trattato in questo articolo con molta professionalità dalla prof Marzotto, dell’Università Cattolica di Milano.
Personalmente credo che due genitori dovrebbero fare di tutto per scongiurare una separazione, perchè è una ferita che il figlio spesso paga poi a caro prezzo.
Troppo frequentemente, invece, mi confronto con separati che mai nemmeno hanno pensato di fare un ultimo tentativo davanti a uno psicologo, o a un mediatore famigliare: peccato.
Questa itnervista mi ha fatto venire in mente un video che feci qualche tempo fa con Mara Giani, proprio su questo tema, e che chi vuole può ora rivedere.
See on www.dica33.it