“Un disabile non ha solo bisogno di mangiare, bere e tuttalpiù essere portato a fare una passeggiata: ci sono anche i desideri e i bisogni sessuali”.
L’assistenza sessuale darebbe la possibilità di vivere la propria sessualità, a chi altrimenti potrebbe non averla mai… Io sono fortunato, ho sempre avuto un buon approccio con le donne, sono sposato e ho avuto molte fidanzate, ma molti disabili non sanno neppure cosa vuol dire essere toccati da un’altra persona.
E tanti non possono, per le proprie disabilità, nemmeno masturbarsi. Sarebbe bello se tutti potessero trovare l’amore, certo, ma nel frattempo hanno diritto a vivere la propria sessualità.
L’assistenza sessuale è un servizio che consiste nell’avere a disposizione un team di specialisti: da psicologi o sessuologi all’assistente sessuale vero e proprio che permette al disabile di entrare in contatto con la propria sessualità.
Il modo è deciso caso per caso: ci sono situazioni in cui la persona ha bisogno di vivere un’esperienza per essere spronato, in altri c’è la necessità di soddisfare un bisogno sostanzialmente fisico.”
Ebbene sì: anche i disabili hanno i loro bisogni: perchè ignorarli?
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