Tanto attese quanto discusse, sembrano ormai alle porte le elezioni per il rinnovo dei consiglieri che dovranno prendere decisioni su come investire al meglio i risparmi degli psicologi per garantire loro una pensione dignitosa.

Il compito quindi è di massima importanza, e in questi giorni parlando con diversi colleghi si respira una decisa volontà di cambiamento. 

Certo, vista la forza con la quale la crisi attuale sta attanagliando la nostra professione, probabilmente votare per il cambiamento appare come la scelta più semplice e scontata.

Ma sempre più movimenti di politica professionale tendono a prendere le distanze da quanto l’attuale gestione sta facendo/non facendo, e mi chiedo per quanto tempo ancora AUPI continuerà a vincere le elezioni ENPAP (negli ordini regionali dopo anni di successi il declino è sempre più marcato) per lasciare l’ente di previdenza in mano a chi è libero professionista e forse ha maggiore titolo e interesse a far sì che le cose vadano per il giusto verso.

A prescindere dalla bontà o meno degli investimenti effettuati dall’attuale gestione, rispetto ai quali sono certo nei prossimi mesi gli esperti del settore avranno da dire, io mi limito da esterno a giudicare negativamente la modalità comunicativa che ha contrassegnato il rapporto tra istituzione e suoi iscritti, perché la reputo troppo sporadica e complicata, mentre la immagino più diretta e semplice. 

Eh sì: la trasparenza è un concetto forse da molti ritenuto banale e inflazionato ma a mio avviso ancora (troppo) carente.

In molti mi abbiano chiesto di candidarmi a queste elezioni, e ho deciso di accettare questo impegno correndo con la lista Cultura e Professione, assieme ad altri compagni di avventura dell’Associazione Giovani Psicologi Lombardia.

E tu cosa farai? andrai a votare? cosa vorresti che facesse ENPAP per te?

Luca Mazzucchelli