Esercizio pratico: ogni difetto contiene un pregio
Esercizio pratico: ogni difetto contiene un pregio
Esercizio psicologico: difetto o pregio?
Benvenuto al videotutorial “ogni difetto ha in sé un pregio”,
Oggi presento un esercizio rapido ed efficace su come approcciarsi agli atteggiamenti di chi ti innervosisce, trasformandoli in opportunità di crescita personale.
In molti, infatti, mi scrivono perché logorati dal dovere sopportare il carattere dei superiori al lavoro, dei loro colleghi, o anche di persone che amano, ma che in alcune situazioni diventano insopportabili.
Il vero peccato è che spesso partendo da questo fastidio, la situazione si ingigantisce e rischia di degenerare.
Ti illustro ora un esercizio rapido e veloce per alleviare questa insofferenza e cercare di trasformare il vincolo in risorsa.
Innanzitutto pensa a qualcuno che ti è vicino , ma ha una caratteristica che ti infastidisce: concentrati in particolare su quella sua atteggiamento che non riesci proprio a tollerare.
Può essere il fatto che è ipercritico, estremamente avaro, disordinato, rabbioso e così via.
Hai focalizzato questa caratteristica?
Bene, proseguiamo con l’esercizio
Ci servono un foglio e una penna. Dividiamo in 4 parti lo spazio a disposizione, e numeriamo i quadranti come in figura.
Prima di spiegarti la logica dell’esercizio, mostro un esempio di come svolgerlo. Ipotizzo di avere un partner particolarmente disordinato, e scrivo pertanto tale aggettivo nel quadrante 1.
Nel quadrante due, invece, devi inserire il termine che meglio descrive secondo te la caratteristica opposta all’essere disordinato. A mio avviso “ordinato”.
Bene, passiamo al quadrante tre. Prendi l’aggettivo della casella uno e chiediti: se questa caratteristica fosse diluita nell’acqua e presa poi in piccolissima quantità, che tratto caratteriale ne uscirebbe? Come posso definire una persona che è solo in minima parte disordinata?
Secondo me, si può definire “spensierato”. Scriviamolo.
Infine il quadrante 4, per compilare il quale devi riprendere quanto scritto nella casella due e domandarti: se essere ordinati fosse caratteristica aumentata esponenzialmente fino a diventare eccessiva, come si chiamerebbe?
Secondo il mio modo di vedere il mondo, una persona che dà troppa importanza all’ordine rischia di diventare rigida.
Ottimo, abbiamo compilato la tabella, non resta che leggere la restituzione dell’esercizio!
Per farlo iniziamo dal quadrante due, visto che solitamente chi compila l’esercizio tende a identificarsi in esso.
Sei quindi una persona che crede nell’importanza di tenere le cose in ordine e ti infastidisce chi è disordinato.
Attento però! cerca di cogliere e apprezzare in chi è disordinato il fatto che sa essere spensierato, perché è coltivando in te questa caratteristica che impedirai al tuo atteggiamento ordinato di farti diventare eccessivamente rigido.
La morale insomma potrebbe essere così riassunta:
Impara da 1 (il disordinato) a essere 3 (spensierato), così il tuo lato 2 (ordinato) non diventerà 4 (rigido).
Ovvero, ancora: chi è disordinato, di buono ha che sa essere spensierato. Questo è un aspetto dal quale anche tu puoi imparare, per evitare che il tuo modo di essere ordinato, non si trasformi in eccessiva rigidità.
Rivediamo allora la struttura dell’esercizio.
Nel quadrante uno scrivi la caratteristica che non sopporti
Nel due invece il tratto caratteriale opposto
Il 3 è riservato alla caratteristica odiata, ma come se fosse diluita
L’ultimo, infine, serve a identificare il rischio cui puoi andare in contro se non monitori il tuo modo di agire.
Bene, non ti resta che rifare l’esercizio adattandolo alla tua situazione.
Fallo seguendo questa formula:
Posso imparare da chi è 1 a essere un po’ 3; altrimenti il mio lato 2 rischia di diventare 4
Grazie per avere ascoltato questo videotutorial
Luca Mazzucchelli
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