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Ansia e… giraffe

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Attualità / Benessere / Psicologia

Ansia e… giraffe

Nei panni di una giraffa..

Immagina per un attimo di essere una giraffa.

Vivi nelle praterie della savana africana. Hai un collo lungo circa 2 metri. Ogni tanto, gruppi di esseri umani che stanno facendo un safari ti fanno delle fotografie o dei video.

Ma non sono solo il tuo collo e la telecamera a separarti dagli esseri umani. Probabilmente la differenza più grande tra te (e le altre giraffe) e gli uomini che si fermano a fotografarti è che quasi ogni decisione che prendi è un vantaggio immediato per la tua vita.

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  • Quando hai fame, ti dirigi verso un albero per mangiarne le foglie.
  • Quando una tempesta si abbatte sulle pianure, ti ripari nella boscaglia.
  • Quando incontri un leone che minaccia te e i tuoi simili, scappi.

Ogni giorno, la maggior parte delle tue scelte, ad esempio cosa mangiare, dove dormire o quando evitare un predatore, hanno un impatto immediato sulla tua vita.

Vivi in ​​ciò che i ricercatori chiamano un “ambiente a guadagno immediato”, perché le tue azioni offrono vantaggi immediati. Dunque, la tua vita è fortemente orientata verso il momento presente.

L’ambiente a guadagno ritardato

Ora cambiamo prospettiva: fai finta di essere uno degli esseri umani che stanno facendo il safari.

A differenza delle giraffe, gli esseri umani vivono quello che i ricercatori chiamano ambiente a guadagno ritardato”. Ciò vale a dire che la maggior parte delle scelte che fai oggi non ti aiuterà immediatamente.

  • Se fai un buon lavoro oggi, verrai pagato nel giro di qualche settimana, o forse mesi.
  • Se metti via dei soldi oggi, un giorno (forse) potrai percepire una pensione.

Insomma, molti aspetti della società moderna sono caratterizzati dal fatto che la gratificazione è rimandata ad un qualche momento nel futuro.

ambiente-a-guadagno-ritardatoQuesto vale anche per i nostri problemi. Mentre una giraffa si preoccupa per problemi immediati, ad esempio di come evitare i leoni e cercare rifugio da una tempesta, molti dei problemi di cui l’uomo si preoccupa sono problemi del futuro.

Ad esempio, mentre attraversi la savana in jeep, potresti ritrovarti a pensare: “Questo safari è stato molto divertente. Sarebbe bello lavorare in un ambiente come questo e vedere le giraffe ogni giorno. Parlando di lavoro… Sto realmente facendo il lavoro che volevo fare? Dovrei cambiare lavoro? Come posso farlo?? Riuscirò mantenermi?! Sarò sempre infelice?!”. Questi e altri pensieri, rivolti al futuro, generano di solito molta preoccupazione.

Sfortunatamente, vivere in un ambiente a guadagno ritardato conduce gli esseri umani a sperimentare molto stress e ansia. Perché? Semplicemente perché il tuo cervello non è stato progettato per risolvere i problemi di un ambiente a guadagno ritardato.

L’evoluzione del cervello umano

Il cervello umano si è sviluppato nella sua forma attuale in un momento in cui gli esseri umani vivevano ancora in un ambiente a guadagno immediato.

I primi resti degli umani moderni, noti come Homo sapiens sapiens, risalgono a circa 200.000 anni fa. Gli Homo sapiens sapiens sono stati i primi esseri umani ad avere un cervello relativamente simile al nostro.

In particolare, la neocorteccia – ossia la parte più recente del cervello e responsabile delle funzioni più elevate, come il linguaggio – già 200.000 anni aveva circa la stessa dimensione di oggi.

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Rispetto all’età del cervello, la società moderna è incredibilmente nuova. Solo recentemente, cioè negli ultimi 500 anni, la nostra società si è spostata da un ambiente a guadagno immediato ad un ambiente a guadagno ritardato.

Il ritmo del cambiamento è aumentato in modo esponenziale rispetto ai tempi preistorici, basti pensare che negli ultimi 100 anni abbiamo visto l’ascesa dell’auto, dell’aereo, della televisione, del computer, di internet. Quasi tutto ciò che attualmente costituisce la vostra vita quotidiana è stato creato in una piccola finestra del tempo.

Certamente, molto può succedere in 100 anni; tuttavia, dal punto di vista dell’evoluzione, 100 anni non sono nulla.

Insomma, il cervello umano moderno ha speso centinaia di migliaia di anni di evoluzione per funzionare in un tipo di ambiente (quello a guadagno immediato) e nel giro di qualche centinaio di anni l’intero ambiente è cambiato, diventando a guadagno ritardato. E il tuo cervello (come il mio) è stato progettato per valorizzare i rendimenti immediati.

L’evoluzione dell’ansia

La mancata corrispondenza tra il nostro “vecchio cervello” (progettato per guadagni immediati) e il nostro nuovo ambiente (che fornisce prevalentemente guadagni ritardati) ha un impatto significativo sulla quantità di stress cronico e ansia che sperimentiamo oggi.

Migliaia di anni fa, quando gli esseri umani vivevano in un ambiente a guadagno immediato, lo stress e l’ansia erano emozioni molto utili in quanto aiutavano ad agire di fronte a problemi immediati.

Per esempio:

  • Un leone appare in lontananza -> ti senti stressato -> ti allontani -> lo stress diminuisce.
  • Una tempesta sta per abbattersi ->  ti preoccupi di trovare un rifugio -> ti attivi per trovare rifugio -> la tua ansia si placa.
  • Non sei riuscito a trovare acqua oggi -> ti senti stressato (e disidratato) -> ti attivi e trovi l’acqua -> lo stress diminuisce.

Dunque, il nostro cervello è stato progettato per risolvere problemi a breve termine e acuti.

In ambienti a guadagno immediato lo stress cronico non esiste, semplicemente perché non esistono problemi realmente cronici. Infatti, gli animali selvaggi molto raramente presentano stress cronico. Come spiega il prof. Mark Leary della Duke University: “Un cervo può essere spaventato da un forte rumore e rifugiarsi nella foresta, ma non appena la minaccia è scomparsa, il cervo si calma e ricomincia a pascolare. Quando vivi in ​​un ambiente a guadagno immediato, devi solo preoccuparti di stress acuti. Una volta che la minaccia è andata, l’ansia svanisce”.

Oggi ci troviamo di fronte a problemi diversi. Ad esempio: Avrò abbastanza soldi per pagare le bollette il prossimo mese? Avrò la promozione al lavoro? Riuscirò a ricucire quella relazione?

Purtoppo, i problemi di un ambiente a guadagno ritardato possono essere raramente risolti nell’immediato.

Come comportarsi allora?

Una delle maggiori fonti di ansia in un ambiente a guadagno ritardato è la costante incertezza.

  • Non c’è garanzia che lavorare duramente a scuola ti farà avere un lavoro.
  • Non vi è alcuna promessa che gli investimenti porteranno a guadagno nel futuro.
  • Non c’è alcuna garanzia che andare ad un appuntamento ti farà trovare l’anima gemella.

Vivere in un ambiente a guadagno ritardato significa essere circondato da incertezze.

Quindi, cosa si può fare? Come si può vivere positivamente in un ambiente a guadagno ritardato che crea ansia e stress? Ecco due strategie utili.

2) IL POTERE DELLA MISURAZIONE

La prima cosa che puoi fare è prendere l’abitudine di misurare.

  • Non puoi sapere certamente quanti soldi avrai in pensione, ma puoi rimuovere qualche incertezza dalla situazione misurando quanto riesci a mettere via ogni mese;
  • Non puoi prevedere quando troverai l’amore, ma puoi prestare attenzione a quante occasioni ti crei periodicamente per conoscere qualcuno di nuovo.

L’atto della misurazione prende qualcosa di completamente sconosciuto e lo rende conosciuto. Quando misuri qualcosa, immediatamente diventi più sicuro della situazione.

Ovviamente, la misurazione non risolve magicamente i tuoi problemi, ma chiarirà la situazione, ti metterà fuori dalla scatola nera di preoccupazione e di incertezza e ti aiuterà ad ottenere un maggior controllo e consapevolezza su ciò che sta realmente accadendo.

2) SPOSTARE LA PREOCCUPAZIONE DAL FUTURO AL PRESENTE

La seconda cosa che puoi fare è “spostare la tua preoccupazione” dal problema a lungo termine ad una routine quotidiana che contribuirà a risolvere quel problema.

  • Ad esempio, invece di preoccuparti di vivere più a lungo, concentrarsi a fare una passeggiata di 30 minuti ogni giorno.
  • Invece di preoccuparti se troverai il lavoro in grado di sostentarti, concentrati a studiare 20 pagine al giorno.

L’aspetto chiave di questa strategia è far si che la tua routine quotidiana conduca ad un vantaggio nel qui e ora (guadagno immediato) e contribuisca a risolvere i tuoi problemi nel futuro (guadagno ritardato).

Ok, ma come impostare questo tipo di abitudini virtuose giornaliere?

Una delle possibili strategie è quella proposta e resa famosa dal comico Jerry Seinfeld. Seinfeld affermò che il suo metodo di successo consisteva nello scrivere una battuta al giorno, a prescindere da come si sentisse o dal fatto che avesse o meno qualcosa da dire.

Ecco come farlo:

  • Prendi un grande calendario da parete, di quelli che hanno l’intero anno rappresentato in una pagina, e appendilo in un luogo dove lo puoi vedere chiaramente ogni giorno.
  • Quotidianamente, porta a termine il piccolo compito che hai pianificato e apponi una grande X su quel giorno. Dopo pochi giorni, vedrai prendere forma una catena. Dopo circa due settimane, vedrai una catena già abbastanza estesa.
  • L’idea di base è la seguente: non rompere la catena! (Don’t break the chain!). Non importa cosa succede negli altri ambiti della tua vita, l’obiettivo è evitare il più possibile che la catena si rompa. Il razionale di questo metodo è infatti concentrarsi sul processo.
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Non rompere la catena!

(Volendo, potete anche utilizzare il calendario in formato tecnologico QUI, dopo esservi iscritti al sito)

Coniugare guadagno immediato e guadagno ritardato: 3 esempi dalla mia vita

Ecco tre ambiti della mia vita in cui ogni giorno unisco guadagno immediato e guadagno ritardato 🙂

Video

Ovviamente, non posso non iniziare dai miei video. Quando pubblico un video, la qualità della mia vita aumenta. Infatti, so che se produco video costantemente la mia attività a lungo andare crescerà: produrrò nuove collaborazioni e nuovo lavoro, e guadagnerò a sufficienza per sostenere la mia vita e quella della mia famiglia.

Mettendo a fuoco la mia attenzione sul fare qualcosa ogni giorno che mi permetta di pubblicare 2 video a settimana, aumento il mio benessere (guadagno immediato), mentre lavoro anche per costruirmi un reddito futuro (guadagno ritardato).

Attività fisica

Ho sperimentato un grande aumento nel benessere quando ho iniziato a praticare esercizio fisico. Ogni giorno mi sveglio alle 6 e dedico i primi 20 minuti della mia giornata a fare esercizio (niente maratone, roba soft!).

Mi fa sentire meglio già nel presente (guadagno immediato)  pur assicurandomi una buona tenuta a lungo termine (guadagno ritardato).

Lettura

Non ho un numero preciso di pagine che leggo al giorno, ma leggerò circa 30 libri l’anno, un po’ per il piacere di farlo (guadagno immediato) e un po’ con in testa l’idea di fare dei video nei quali li recensisco o per selezionarli per il mio lavoro di consulente editoriale per le collane di psicologia Giunti Editore (guadagno ritardato).

Insomma, i nostri cervelli non sono progettati per un ambiente a guadagno ritardato, ma è in un tale ambiente che viviamo ogni giorno. L’idea è che misurando le cose che sono importanti per noi e spostando la proccupazione a pratiche quotidiane (che porteranno anche benefici a lungo termine), è possibile ridurre alcune delle incertezze e dello stress cronico che caratterizzano la società moderna.

E voi? Come unite nella vostre vite guadagno immediato e guadagno ritardato? Fatemelo sapere!

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