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Genitori e figli: educazione digitale – Corriere della Sera

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Genitori e figli: educazione digitale – Corriere della Sera

corsera educazione digitaleA settembre 2013 il Corriere della Sera mi ha intervistato su alcuni suggerimenti da dare ai genitori che sono alle prese con i ragazzi di oggi, nuovi nativi digitali: una sfida che gli educatori di oggi non possono non cogliere.

Qui si può scaricare il file originale del corriere;

Qui invece la versione online, della quale cito un pezzo dell’intervista che mi ha fatto Marta Serafini:

 

Cosa possono fare i genitori?

Controllare ciò che gli adolescenti fanno in Rete non è facile. Ogni giorno nascono nuovi social network e applicazioni e le mode digitali sono davvero volatili. Soprattutto quelle dei ragazzi. «Ma per i genitori fare attenzione all’educazione digitale dei figli è ormai imprescindibile», spiega Luca Mazzucchelli, psicologo milanese. Ecco alcuni consigli per evitare che i nostri figli diventino vittime del cyberbullismo o si trasformino in soggetti attivi di questa pratica.
1.Quali accorgimenti «tecnici» possono aiutare a limitare i rischi legati all’uso di computer e smartphone da parte degli adolescenti?
Provate le applicazioni e i social network che i ragazzi usano di più. Tenete il computer di casa in sala o in un ambiente comune in modo da poterlo usare insieme. Per quanto riguarda il telefonino, invece, non proibitelo trasformandolo in una trasgressione ma limitatene l’uso. Utilizzate i filtri e le impostazioni di protezione del vostro computer.
2.I nostri comportamenti possono influenzare quelli dei ragazzi?
Date il buon esempio, cercando di non farvi vedere sempre con lo smartphone in mano o attaccati al laptop. Non demonizzate social network e device, non servirebbe a niente se non ad allontanarvi dai vostri figli. Piuttosto cercate di dare il buon esempio usandoli in maniera consapevole e nel rispetto della privacy vostra e dei vostri figli.
3.In che modo si possono preparare i più piccoli ai pericoli che corrono in Rete?
Spiegate loro come difendersi dalle aggressioni online. E metteteli in guardia sui rischi che comporta diffondere in Rete i dettagli della propria vita personale.
4.Che fare se si sospetta che un ragazzo sia vittima di cyber bulli?
Parlate con lui/lei del fenomeno e spiegategli/le che non si tratta di qualcosa di reale. Ma di virtuale. Segnalate l’abuso agli insegnanti, alle autorità e ai responsabili dei social network. Nel caso chiedete un supporto psicologico per i vostri figli.
5.Quali sono i possibili segnali di allarme a cui prestare attenzione?
Se vostro figlio trascorre troppe ore al telefono e al computer potrebbe esserci qualcosa che non va. Occhio anche all’isolamento. Non voler andare a scuola e non voler più vedere nessuno è uno dei primi campanelli di allarme delle vittime di cyberbullismo.

Luca Mazzucchelli

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