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Genitori iperprotettivi e figli ansiosi: come comportarsi

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Genitori iperprotettivi e figli ansiosi: come comportarsi

Anche tu sei uno di quei genitori iperprotettivi che seguono il proprio bambino ovunque, con occhio vigile e con una preoccupazione costante che possa cadere e farsi male?

Quando ho avuto il mio primo figlio, Giacomo, mi sono accorto di che cosa vuol dire temere per la sicurezza dei propri figli. Quando lo vedevo giocare al parco, in spiaggia o anche solo con gli amichetti nel cortile della scuola, ricordo di aver provato spesse volte un certo livello di apprensione nei suoi confronti.

Devo ammettere che gli anni della scuola dell’infanzia e i primi anni della scuola primaria sono stati costellati di sfide: più volte ho dovuto sopportare di vedere mio figlio mentre inciampava, piangeva, si feriva e collezionava cicatrici sulle ginocchia. Poi, crescendo – i genitori con figli adolescenti potranno capirmi – ho anche dovuto accettare i suoi momenti di delusione, il senso di fallimento, di inadeguatezza e frustrazione che spesso hanno segnato (e segnano talvolta tutt’ora) il suo cammino di fronte alle avversità e alle sconfitte.

Il punto è che nel corso del tempo (considerato anche il fatto che oggi sono a quota 3 figli), ho capito quanto è importante che i bambini imparino attraverso le proprie esperienze. Cadono, certo, ma è anche grazie alle cadute che imparano a rialzarsi. Di più: apprendono come evitare i pericoli le volte successive e iniziano a fare giudizi più ponderati sui rischi che potrebbero incontrare.

Se come genitore fossi stato sempre lì, pronto a sorreggere mio figlio al minimo imprevisto, gli avrei certamente impedito di cadere e farsi male, ma lui non avrebbe mai imparato nulla da quelle esperienze.

Ecco che allora, sulla base di ciò che ho appreso negli anni grazie alla mia attività di psicologo e psicoterapeuta, e grazie anche alla mia esperienza come genitore, ho deciso di condividere in questo articolo alcune riflessioni sui genitori iperprotettivi e su come il loro comportamento influisce sulla crescita dei figli.

Cosa troverai in questo post:
  1. Perché i genitori diventano iperprotettivi
  2. Quali sono i segni di un genitore iperprotettivo?
  3. Genitori iperprotettivi: quali conseguenze sui figli
  4. Il comportamento dei genitori iperprotettivi promuove l’ansia nei figli?
  5. Cosa fare se sei un genitore iperprotettivo
  6. Conclusioni: 4 reminder per una genitorialità efficace
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1. Perché i genitori diventano iperprotettivi

I genitori iperprotettivi agiscono con l’intenzione genuina di preservare la sicurezza e il benessere dei propri figli, mostrando una costante preoccupazione per ogni decisione che prendono. Questo atteggiamento deriva dall’ansia legata al desiderio di evitare eventuali danni ai propri figli. Tuttavia, è importante comprendere che la protezione eccessiva potrebbe privare i bambini dell’opportunità di imparare autonomamente a gestire il rischio sperimentando e imparando attraverso l’esperienza diretta.

Ricercatori come Unger suggeriscono che i genitori dovrebbero consentire ai bambini di partecipare a attività considerate a basso rischio in modo indipendente, permettendo loro di affrontare sfide che possono gestire. Questo tipo di esperienze aiuta i bambini a sviluppare gradualmente un senso di responsabilità e a comprendere i limiti del rischio in un ambiente controllato.

Unger spiega che i genitori di oggi sono sempre più inclini a essere iperprotettivi nei confronti dei propri figli e monitorano attentamente le loro attività più di quanto facessero le generazioni precedenti.

L’atteggiamento tipico del genitore iperprotettivo comporta un rischio significativo: il bambino perde l’opportunità di sviluppare competenze comportamentali autonome, costruire autonomia e consolidare la propria autostima. Quando i genitori sono costantemente presenti per guidare e sorvegliare il comportamento dei loro figli, la fiducia di questi ultimi può essere compromessa.

Ciò può portare i bambini a sentirsi incapaci di prendere decisioni autonome, poiché non hanno mai avuto l’opportunità di farlo nella loro vita. L’autostima e la fiducia in se stessi rischiano di venir compromesse quando si trovano nell’impossibilità di svolgere compiti o prendere decisioni senza la costante supervisione dei genitori.

i segni che contraddistinguono i genitori iperprotettivi

2. Quali sono i segni di un genitore iperprotettivo?

I genitori con tendenze iperprotettive pensano di aiutare il proprio figlio. Il loro obiettivo è proteggerlo, eppure non si rendono conto di sconfinare in un comportamento soffocante.

Di seguito sono elencati alcuni comportamenti tipici di un genitore iperprotettivo. Leggili attentamente perché possono aiutarti a valutare il tuo comportamento e a capire se è necessario ridurre le tue abitudini di genitorialità iperprotettiva.

Ecco alcuni segnali che potresti essere un genitore iperprotettivo:

  1. Scegli gli amici del tuo bambino o lo indirizzi verso amicizie specifiche.
  2. Non permetti a tuo figlio di fare attività da solo (ad esempio, non lasci che porti a spasso il cane anche se abiti in un quartiere sicuro e potresti tenerlo d’occhio dalla finestra di casa).
  3. Monitori costantemente il tuo bambino (ad esempio partecipando ad ogni suo allenamento sportivo per controllare come si sta comportando, oppure monitorando quotidianamente i suoi voti online per assicurarti che “vada tutto bene”).
  4. Gli impedisci di fare errori anche se comportano bassi livelli di rischio (ad esempio, non gli permetti di mettere il ketchup sui pancakes perché sai che non gli piacerà e rovinerà la sua colazione).
  5. Non permetti a tuo figlio di andare a casa degli amici senza di te.
  6. Non gli consenti di andare a dormire a casa dei suoi compagni di scuola o andare in campeggio con loro (a meno che tu sia presente).
  7. Lo sottoponi a un interrogatorio dettagliato su ciò che sta facendo quando tu non sei presente.
  8. Guidi ogni comportamento di tuo figlio per impedirgli di fallire.
  9. Prendi decisioni al posto suo (ad esempio, sei tu a scegliere se deve andare a scuola a piedi o prendere l’autobus).
  10. Ti offri sempre come genitore volontario per le attività scolastiche (ad esempio come accompagnatore durante le gite, in modo da essere sempre presente e poter “vegliare sul tuo bambino”).
  11. Non permetti a tuo figlio di avere segreti o privacy (gli è proibito, ad esempio, avere un diario con lucchetto o chiudere la porta della sua camera).

La presenza di uno o più comportamenti di questo tipo rischiano di ostacolare lo sviluppo del tuo bambino.

Naturalmente non si tratta di una lista esaustiva. Sono molti i modi attraverso cui un genitore può essere iperprotettivo.

📌 Se ti ritrovi in alcuni dei punti elencati, o vuoi capire meglio se il tuo stile genitoriale si avvicina all’essere iperprotettivo e come puoi migliorarlo, puoi fissare un colloquio con uno specialista di Mindcenter.

3. Genitori iperprotettivi: quali conseguenze sui figli

I bambini apprendono attraverso le esperienze dirette e le conseguenze delle proprie azioni. Quando i genitori intervengono costantemente per proteggere i loro figli da ogni possibile fallimento o danno, impedendo loro di sperimentare le conseguenze del proprio comportamento, si compromette il loro processo di sviluppo. È il caso di una bambina di 9 anni, a cui assegneremo un nome di fantasia.

Il caso di Carola

Carola è figlia di genitori iperprotettivi. Non le è permesso partecipare ai pigiama party con le amiche o andare a casa di un compagno di scuola per fare i compiti o passare del tempo insieme. I genitori di Carola sono preoccupati quando lei passa del tempo con qualcuno che non conoscono e temono ciò che potrebbe accadere se non sono con lei.

A Carola è consentito avere amici a casa, perché in quel caso mamma e papà sono sempre presenti a controllare la situazione e pronti a intervenire se necessario. Accade spesso, per esempio, che quando Carola e i suoi amici iniziano a discutere per qualche motivo, l’argomento venga soffocato dai genitori di lei prima ancora che i bambini possano tentare di risolvere autonomamente la questione.

L’esito del comportamento di genitori iperprotettivi

Carola non è mai sola con gli amici al di fuori della scuola perché i suoi genitori ritengono di dover essere sempre presenti.

La costante presenza e intromissione dei genitori nella sua socializzazione sta ostacolando il suo sviluppo.

Carola crescerà senza sapere come risolvere le divergenze con i coetanei (che inizialmente saranno “solo” i compagni di scuola, poi sarà la vota dei colleghi di lavoro) perché non le è mai stata data l’opportunità di provarci nemmeno una volta. Le sue abilità sociali, inoltre, saranno carenti, perché i genitori sono sempre intervenuti per dirigere il suo comportamento senza lasciare a lei la responsabilità di farlo.

Forte della presenza e della protezione dei genitori, Carola potrebbe per esempio adottare un comportamento eccessivamente autoritario con gli amici. Tuttavia, se ogni tanto fosse lasciata sola con loro, prima o poi questi si ribellerebbero al suo comportamento, e lei si troverebbe costretta a sviluppare nuove competenze sociali per imparare a interagire in modo funzionale con gli altri.

Come crescerà Carola?

A causa della costante presenza dei genitori iperprotettivi, Carola è messa nelle condizioni di poter evitare le conseguenze del suo comportamento autoritario. In futuro, quando non potrà più contare sulla presenza dei genitori, si troverà in difficoltà nell’affrontare le relazioni interpersonali senza ricorrere a comportamenti dominanti. Questo potrebbe compromettere le sue interazioni sociali e la sua capacità di costruire relazioni sane e collaborative, sia nel contesto personale che professionale.

Crescendo è probabile che Carola sentirà la necessità di intraprendere un percorso terapeutico perché non riesce a mantenere intatte le sue amicizie. I suoi comportamenti autoritari e la mancanza di consapevolezza potrebbero infatti portarla a interrompere ripetutamente i rapporti che instaura da giovane adulta.

Sarà allora utile il lavoro con uno psicologo per scoprire il motivo per cui sta perdendo amici o fatica a farsene di nuovi, così da cambiare il suo comportamento e imparare modi diversi e più funzionali di interagire con le persone intorno a lei.

⚠️ Se sei figlio adulto di genitori iperprotettivi, è importante sapere che gli effetti di questo tipo di educazione non sono irreversibili. Indipendentemente da ciò che ti è stato trasmesso in passato, ricorda che hai la capacità di diventare un adulto resiliente, fiducioso e sicuro delle proprie capacità. Se senti di avere difficoltà nel mantenere relazioni sane o ti trovi a lottare con comportamenti autoritari, potrebbe essere utile intraprendere un percorso terapeutico. Un aiuto professionale può aiutarti a comprendere meglio te stesso e ad imparare modi più funzionali di interagire con gli altri.

📌 Per colloqui psicologici, non esitare a contattare MindCenter. La tua crescita personale e il tuo benessere sono importanti, e noi siamo qui per supportarti lungo il cammino.

Vorrei ora parlare di un’altra conseguenza, spesso sottovalutata, della genitorialità iperprotettiva. Diversi studi hanno ormai messo in luce il legame tra genitori iperprotettivi e figli ansiosi.

Il comportamento dei genitori iperprotettivi promuove l'ansia nei figli

4. Il comportamento dei genitori iperprotettivi promuove l’ansia nei figli?

La genitorialità iperprotettiva può creare un circolo vizioso che porta alla crescita di figli ansiosi in diversi modi.

  • Trasmissione dell’ansia

I genitori iperprotettivi spesso agiscono in risposta alle proprie ansie e paure, trasmettendo involontariamente queste stesse sensazioni d’ansia ai loro figli. Ad esempio, un genitore preoccupato per la sicurezza del proprio figlio potrebbe costantemente avvertirlo del pericolo e delle possibili conseguenze negative, generando così una mentalità ansiosa nel bambino.

  • Mancanza di confronto con la paura

Invece di incoraggiare i figli ad affrontare le proprie paure per imparare a gestirle, i genitori iperprotettivi tendono a proteggerli e a evitar loro situazioni che potrebbero essere percepite come minacciose. Questo impedisce ai bambini di sviluppare le capacità di affrontare e superare le paure, rendendoli più suscettibili all’ansia quando si trovano di fronte a situazioni nuove e sconosciute.

  • Mancanza di autonomia e autoefficacia

I figli dei genitori iperprotettivi possono sviluppare una dipendenza eccessiva dai genitori stessi, poiché non vengono incoraggiati a prendere decisioni o ad affrontare sfide da soli. Questo può minare la fiducia nei propri mezzi e l’autoefficacia del bambino, contribuendo all’ansia legata alla propria capacità di gestire la vita senza l’assistenza continua dei genitori.

  • Limitazione delle esperienze di apprendimento

La protezione eccessiva impedisce ai bambini di sperimentare e imparare attraverso il fallimento e le sfide. Quando i genitori si adoperano per evitare che i loro figli affrontino situazioni difficili o dolorose, privano i bambini delle opportunità di crescita e di sviluppo delle capacità di coping. Di conseguenza, i bambini possono diventare ansiosi di fronte alle sfide della vita poiché non hanno avuto l’opportunità di imparare a gestirle in modo efficace.

👉 Riassumendo…

Un bambino a cui viene costantemente impedito di affrontare le sfide da solo può sviluppare ansia quando si trova nella posizione di dover fronteggiare situazioni senza il sostegno dei genitori. Questi bambini possono preoccuparsi di commettere errori o fallire, poiché sono abituati ad avere un genitore che interviene per evitare che ciò accada.

I figli di genitori iperprotettivi tendono a cercare l’approvazione di coloro che li circondano; pertanto crescono imparando a ricevere continuamente indicazioni su quale sia il comportamento “giusto”.

Senza l’apprezzamento o il conforto di qualcuno che riconosca i loro sforzi, possono sviluppare ansia o depressione, diventando persone orientate a compiacere gli altri.

Inoltre, come già abbiamo accennato, quando i genitori controllano e guidano ogni aspetto del comportamento dei loro figli, questi non hanno l’opportunità di sviluppare un senso di responsabilità rispetto alle proprie azioni. D’altronde, se non vengono mai ritenuti responsabili di nulla in prima persona, come possono imparare ad assumersi le proprie responsabilità?

5. Cosa fare se sei un genitore iperprotettivo

Se dopo aver letto questo articolo senti di essere un genitore iperprotettivo e ti stai preoccupando degli effetti di questo stile genitoriale sui tuoi figli, voglio ricordarti che non esiste il genitore perfetto, e che tutti noi possiamo sempre lavorare per migliorare i nostri metodi genitoriali.

Consentire attività ed esperienze a basso rischio è un buon punto di partenza per evitare di crescere figli ansiosi.

Da dove iniziare?

Allenta le redini del controllo sul tuo bambino.

A piccoli passi, prova a concedere a tuo figlio di sperimentare comportamenti a basso rischio. Metterlo nelle condizioni di affrontare le relative conseguenze (di un comportamento che sai avrà ripercussioni comunque non gravi) può aiutare il tuo bambino a diventare più consapevole delle proprie azioni e indipendente.

Ad esempio, permettere al tuo bambino di giocare senza la tua presenza costante su attrezzature da gioco appropriate per la sua età è un buon primo passo. Sperimenterà qualche livido e graffio, ma questo fa parte del normale processo di crescita.

genitori iperprotettivi vs. genitorialità efficace6. Conclusioni: 4 reminder per una genitorialità efficace

Più in generale, ecco un breve elenco puntato di consigli con cui voglio lasciarti.

  • Fornisci aspettative ragionevoli e appropriate all’età dei bambini

Questo significa stabilire obiettivi e comportamenti che siano coerenti con lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino. Aspettarsi troppo presto o troppo poco da un bambino può portare a frustrazione e insicurezza, mentre aspettative adeguate all’età favoriscono il senso di competenza e realizzazione.

  • Lo stress e l’ansia per i bambini possono avere effetti positivi

L’esposizione graduale a situazioni stressanti o ansiose può aiutare i bambini a sviluppare le loro capacità di gestione dello stress. Piccole sfide consentono loro di fronteggiare lo stress in modo sicuro, imparando strategie atte a gestirlo e costruendo resilienza emotiva.

  • Incoraggia l’indipendenza

Consentire ai bambini di prendere decisioni e affrontare sfide da soli promuove un senso di autoefficacia e fiducia nelle proprie capacità. L’indipendenza progressiva li prepara a essere autonomi e a gestire le responsabilità nella vita quotidiana e nelle relazioni future.

  • Consenti fallimenti e permetti ai tuoi bambini di imparare a rialzarsi

Fallire fa parte del processo di apprendimento e crescita. Consentire ai bambini di sperimentare fallimenti in situazioni a basso rischio li aiuta a sviluppare resilienza e determinazione. Imparare a superare gli ostacoli li aiuta a sviluppare una mentalità di crescita e a gestire sempre meglio le sfide future.

Vuoi migliorare come genitore o lavorare sul tuo rapporto con figli ansiosi?

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Tutti vogliamo che i nostri figli diventino adulti di successo, felici e competenti. Ma questo non accade dall’oggi al domani. La genitorialità è un processo continuo di tentativi quotidiani per aiutare i nostri figli a crescere attraverso le esperienze. Se cerchiamo di proteggerli a ogni passo del loro cammino, allora non permettiamo loro di vivere e costruire veramente la loro vita.

Acetta che facciano esperienze appropriate alla loro età e permetti fallimenti in modo che possano imparare a rialzarsi e riprovare. E se sentissi il bisogno di un supporto professionale in questo processo, i professionisti di Mindcenter sono qui per aiutarti.

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