Gestire le ansie nella procreazione assistita: in Svizzera un nuovo ruolo per lo psicologo
Gestire le ansie nella procreazione assistita: in Svizzera un nuovo ruolo per lo psicologo
Il mio parere: sono contento che il ruolo dello psicologo venga riconosciuto gradualmente anche in settori dove c’è un grande bisogno di psicologia ma nonostante questo appaiono ancora lontani dalle nostre prospettive lavorative.
Voto articolo 7/10
Tratto dall’articolo:
“Parliamo del prendere atto che ciò che in altri vediamo come un fatto estremamente naturale, come il diventare genitori, in alcuni casi non lo è.
Comprendere di avere un problema e decidere di farsi aiutare non è un passaggio automatico: in media passano circa cinque anni dal momento in cui una coppia ha i primi sospetti di infertilità a quando si rivolge ad un centro specializzato. Così si perde del tempo prezioso.
Tutte le fasi che caratterizzano un percorso di procreazione assistita devono essere accompagnate da un cammino terapeutico personalizzato che permette di attivare risorse interne e strategie mentali per affrontare la situazione in maniera razionale e costruttiva.
Il percorso di procreazione assistita, qualunque sia l’esito, rappresenta una grande prova di forza e determinazione di cui la coppia deve andare fiera perché è indice della propria capacità di sperimentarsi attivamente in un progetto comune ed elevato.”
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