VanityFair: Delusioni d’amore? ora si risolvono via skype
VanityFair: Delusioni d’amore? ora si risolvono via skype
E’ uscito un articolo su VanityFair a firma di Simone Cosimi che parla del progetto che ho messo a punto assieme ad alcuni colleghi del Servizio Italiano di Psicologia Online, e che vuole organizzare gruppi psicoeducativi via skype rivolti a persone che hanno difficoltà a voltare pagina dopo la fine di una relazione.
Per la lettura integrale rimando al sito di VanityFair, mentre di seguito alcuni estratti di interesse.
Ricordo a tutti che questa iniziativa è uscita anche su numerosi altri portali, tra cui Libero, Metro, AdnKronos, il Messaggero e che gli interessati possono consultare la rassegna stampa completa a questo link (in fondo alla pagina).
Buona lettura
Luca Mazzuchelli
Delusioni d’amore? Ora si risolvono su Skype
Un gruppo di giovani psicologi attenti alle nuove tecnologie cerca di lenire le bruciature sentimentali esclusivamente via chat. Come? Con un gruppo psicoeducativo e di sostegno, tutto online, per dimenticare il passato e andare avanti.
Nonostante il nome, un po’ altisonante, il Servizio italiano di psicologia online è un gruppo di giovani e super aggiornati psicologi che da qualche anno si danno da fare per raccordare la loro disciplina, che vive dei disagi del tempo che viviamo, con le nuove tecnologie. Cercando, da una parte, di individuare nuovi fronti di sfida. Dall’altro, di utilizzare gli strumenti digitali e la Rete per arrivare prima, meglio e più efficacemente su ciò che ci fa vivere male.
(…)
La loro ultima novità, però, parla d’amore. Si tratta infatti dei primi gruppi di sostegno psicologico via Skype. A chi sono rivolti? A chiunque stia ancora leccandosi le ferite di unadelusione amorosa. (…)
“La fine di una relazione sentimentale rimanda in generale al tema della separazione e della solitudine – racconta aVanityFair.itLuca Mazzucchelli, fondatore con Davide Algeri del Servizio italiano di psicologia online – questa condizione ci mette spesso in contatto con i nostri limiti, fragilità e sofferenze più profonde, facendoci riscoprire bisognosi diconferme e autostima. Il viaggio dentro la separazione è quindi costellato da sofferenze e interrogativi che necessitano di un’elaborazione talvolta difficile da fare in solitudine. Certo il tema fondamentale è comprendere il significato che la separazione assume per noi, se si bypassa questa operazione i margini di crescita scompaiono e, anzi, ci si rinforza nel ruolo di vittima”.
Chi subisce la rottura della relazione, continua Mazzucchelli, si chiede spesso ossessionato: “Perché mi hai lasciato?”. “Questa domanda, legittima, è parte importante del processo di elaborazione del lutto – aggiunge lo psicologo milanese –assieme al dolore della perdita e dell’abbandono e alla riscoperta della propria vulnerabilità e incompletezza. I modi di reagire a questa sensazione possono essere molti e in alcuni casi la ricerca di conferme del proprio valore e amabilità porta anche autilizzare la sessualità in maniera molto disinvolta ed estremizzata”.
“I gruppi aiutano a sentirsi meno soli e più sollevati – concludeAlgeri – in quanto facilitano la condivisione di problematichecon altre persone che stanno attraversando un periodo simile. Contiamo di sfruttare l’online per raggiungere una vasta utenza di persone che stanno soffrendo ma che faticano a portare in prima istanza la loro richiesta d’aiuto davanti a un professionista dal vivo”. Per partecipare bisogna compilare questo breve questionario: https://goo.gl/ZVvKwl. C’è tempo fino al 5 maggio.
Leggi qui l’articolo originale