Imparare una nuova lingua: la ricerca svela un utile trucco psicologico
28 Giugno 2015 2016-07-25 23:35Imparare una nuova lingua: la ricerca svela un utile trucco psicologico
Se state cercando di imparare una nuova lingua, accompagnare i nuovi vocaboli con dei gesti che si ricolleghino alle parole migliorerà significativamente il vostro apprendimento.
E’ quanto ha scoperto una recente ricerca pubblicata sulla rivista Current Biology (Mayer et al., 2015): i ricercatori hanno dimostrato che l’attivazione delle aree cerebrali deputate al movimento sembrerebbe facilitare l’apprendimento di una nuova lingua.
Oggigiorno la maggior parte dei sistemi deputati all’apprendimento delle lingue utilizza le immagini come supplemento per imparare nuovi vocaboli. Questa ricerca mostra per la prima volta l’importanza dei gesti come ulteriore strumento facilitatore per l’apprendimento della lingua.
Nell’esperimento, ai partecipanti era chiesto di imparare la lingua “Vimmish”, inventata dagli stessi ricercatori e scelta appositamente affinchè nessuno potesse conoscerla.
I soggetti del campione erano suddivisi in tre gruppi: il primo gruppo imparava la nuova lingua con l’ausilio delle immagini, il secondo con i gesti, all’ultimo gruppo non veniva offerto nessun supporto oltre alla semplice presentazione uditiva delle parole (apprendimento verbale).
Katja Majer, autrice dello studio, ha commentato così i risultati: “I dati confermano le ricerche precedenti: utilizzare altri canali sensoriali quando si sta imparando una nuova lingua facilita l’immagazzinamento e il recupero dei vocaboli, rispetto al solo apprendimento verbale. In aggiunta, i nostri risultati dimostrano che la performance è migliore per quei soggetti che hanno imparato la lingua utilizzando i gesti.”
Dunque: la memorizzazione di parole straniere risulta più efficace se essa è collegata a una percezione sensoriale. In particolare, sarebbe il sistema motorio del cervello a giocare un ruolo cruciale.
Questo studio è a sostegno della “Teoria Multisensoriale”: più canali sensoriali sono stimolati quando si sta imparando una nuova lingua, maggiore sarà l’apprendimento e più semplice sarà il recupero delle parole apprese. Questo perché le stesse aree cerebrali sensoriali attivate durante l’apprendimento si attiveranno anche in seguito nella fase di recupero delle informazioni, facilitandolo. Per osservare le attivazioni cerebrali, Mayer e colleghi hanno chiesto ai soggetti dell’esperimento di fare un test di vocaboli all’interno di una risonanza magnetica ascoltando unicamente la parola. I ricercatori hanno osservato che oltre all’area uditiva si accendeva l’area visiva o motoria, a seconda di quale ausilio era stato utilizzato con quello specifico soggetto durante l’apprendimento.
Von Kriegstein ha concluso: “Questo è quello che abbiamo attualmente scoperto. Tuttavia il nostro ulteriore interesse è conoscere cosa succede all’apprendimento integrando contemporaneamente tutti gli altri sensi. Reputiamo che ciascun canale sensoriale si sommi agli altri. In altre parole, se vogliamo imparare come si dice mela in una qualsiasi lingua del mondo, oltre all’immagine da guardare dobbiamo anche imitare il gesto di mordere la mela, annusarla e assaggiarla.”
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Se vi state cimentando nell’apprendimento di una lingua straniera, troverete certamente utile quanto appena scoperto da un team di ricercatori tedeschi. Lo studio, pubblicato sulla rivista peer review Current Biology, ha mostrato che la memorizzazione di parole straniere risulta più semplice se viene accompagnata da un gesto che si ricolleghi al vocabolo.
In altre parole, per ricordarvi la parola “apple”, non limitatevi a ripetere iL vocabolo, ma accostatelo al gesto di mangiare una mela. Insomma, il coinvolgimento del sistema motorio garantirebbe una memorizzazione più rapida e efficace.
Come ulteriore incentivo per apprendimento, potete leggere anche QUESTO ARTICOLO dove spiego i 10 più importanti effetti benefici che l’imparare una seconda lingua ha sulla nostra psiche