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INVIDIA: come usarla costruttivamente

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INVIDIA: come usarla costruttivamente

L’invidia è un’emozione che spesso viene tenuta nascosta.

Se siamo invidiosi di qualcuno difficilmente lo ammetteremo, eccetto forse con una persona che è a sua volta invidiosa e che può allearsi con noi nel denigrare l’oggetto dell’invidia.

Le circostanze nelle quali possiamo essere invidiosi hanno sempre a che fare con paragoni sociali e competizioni tra noi ed altre persone. Questi paragoni e competizioni fanno parte della vita e fungono come mezzo di autovalutazione: attraverso il confronto con l’altro ognuno di noi misura se stesso. Quando da questi paragoni sociali ne usciamo “perdenti”, ecco accendersi l’emozione dell’invida.

Dato ciò, è facile capire come essa possa essere considerata un’emozione spiacevole, da celare e non condividere: per quanto tutti noi possano provarla, l’invidia ci connette con una percezione di essere inadeguati, mancanti (di fatto non possediamo ciò che l’altro possiede) e questo si ripercuote sulla nostra autostima.

Per sbarazzarci di questo sentimento spiacevole, abbiamo sostanzialmente due strade: o denigriamo colui che possiede ciò che desideriamo, oppure eleviamo noi stessi. Ovviamente la via più costruttiva non passa né dal distruggere l’altra persona (ad esempio svalutandola o sperando che perda la qualità che tutti ammirano di lui), né dall’elevare noi stessi in modo manipolatorio, bensì dal cominciare un percorso di miglioramento che conduca anche noi a conquistare ciò che desideriamo e attualmente ci manca.

Quali sono i pensieri e le emozioni che l’invidia produce?

Le emozioni evocate dall’invidia sono essenzialmente sentimenti ostili (rabbia e aggressività) nei confronti dell’altro che possiede ciò che a noi manca e angoscia interna per se stessi. Se qualcuno che invidiamo ottiene successo, inoltre, ci sentiamo particolarmente afflitti in quando ci sentiamo più o meno consapevolmente inferiori. Qualunque sia la cosa che invidiamo agli altri (un oggetto o una qualità) spesso abbiamo la sensazione che questo bene abbia una disponibilità limitata: non tutti possono possederlo, è per tale motivo che viene fortemente desiderato. Alla luce di quanto detto, la qualità invidiata dà all’altro una inconsapevole posizione di potere su di noi.

Quali le manifestazioni nascoste dell’invidia?

Occorre anche sottolineare che l’invidia ha svariate manifestazioni, alcune delle quali possono trarci in inganno. Per esempio è possibile confondere l’invidia per una persona con l’attrazione. L’ostilità che si prova nei confronti di un altro che possiede qualcosa che desidereremmo in questo caso viene mutata in un sentimento di stima e venerazione. Può succedere così che ci si innamori di qualcuno non in virtù della persona che è, ma per quello che possiede: soldi, potere, status sociale, intelligenza. Si crede che essendo legati a quella persona si possa raggiungere più facilmente quello che si desidera. Purtroppo, a lungo andare, l’inganno iniziale svanisce e subentra quell’aggressività che, probabilmente, celavano anche a noi stessi. In aggiunta bisogna anche riportare che non sempre l’invidia appartiene in prima battuta a se stessi, ma può originarsi da altre figure che ci circondano. Per esempio, se i nostri genitori hanno problemi finanziari, possiamo invidiare tutti coloro che hanno soldi, oppure se i nostri genitori elogiano l’istruzione universitaria, traguardo per noi impossibile da raggiungere, possiamo invidiare tutti coloro che sono molto intelligenti.

Detto tutto ciò.. dato che le emozioni si sono evolute per garantire la nostra sopravvivenza, quale potrebbe essere lo scopo dell’invidia?

Essendo connessa alla competizione e al paragone con gli altri per misurare le nostre capacità, l’invidia ha l’obiettivo di spingerci a fare di più e di lavorare duramente per raggiungere quell’obiettivo tanto bramato. Quando riusciamo a utilizzare costruttivamente il confronto con qualcuno, cioè non per distruggere l’altra persona ma per comprendere la caratteristiche che anche noi vorremmo arrivare a possedere, l’invidia può trasformarsi in ammirazione e diventare un carburante utile per realizzare i nostri obiettivi e accelerare il nostro percorso di crescita.

Ovviamente è necessario che ciò a cui aspiriamo sia realistico e alla nostra portata: se le nostre aspettative sono esagerate e irraggiungibili, il nostro desiderio di possesso e successo si scontrerà presto con la realtà provocando una caduta dell’autostima, e l’unico esito sarà un’esperienza soggettiva di vergogna, delusione e invidia.

Spunti per utilizzare l’invidia in modo costruttivo

Ecco 5 suggerimenti che vi aiuteranno a passare dalla posizione di semplice spettatore invidioso a persona attiva motivata a migliorarsi:

1) Fare paragoni ponderati: Come già accennato, quando vi confrontate con qualcuno, focalizzatevi su ciò che vi accomuna e su obiettivi realistici.

2) Invece che denigrare l’altro, cercate di migliorarvi: Una volta che avete fatto un paragone realistico e vi siete sentiti “in difetto” rispetto a qualcosa che desiderate, cercate di migliorare voi stessi piuttosto che sminuire gli altri denigrandoli (anche quando è la prima cosa che vi verrebbe in mente di fare!). Affossare gli altri non è la soluzione: i confronti sono all’ordine del giorno e una volta tolto di mezzo un termine di paragone, ce ne sarà un altro. Chiedetevi piuttosto se è possibile prendere spunto da questo qualcuno per aumentare le vostre competenze e capacità, e impegnatevi per farlo.

3) Focalizzatevi su mete concrete: Identificate gli obiettivi che vi permetteranno di passare dal semplice bramare la qualità dell’altro al darsi da fare per perseguirla e farla propria. Percepire controllo sulla situazione è il primo passo per il cambiamento.

4) Riconoscete quando fermarvi: Se quello che desiderate sembra fuori dalla vostra portata o irrealistico, oppure se vi rendete conto di essere consumati dal perfezionismo o da una invida maligna, considerate l’ipotesi di fare un passo indietro. Rivalutate se le vostre aspettative sono realistiche, imparate a conoscere le vostre competenze e apprezzate quello che già avete.

5) Complimentatevi: Alcune ricerche suggeriscono che fare complimenti rispetto alle qualità di un altro che invidiamo è benefico. Identificate ciò che vi piace dell’altra persona e complimentatevi per i risultati che è riuscita ad ottenere. Vi sentirete più ispirati a cambiare quando vedrete l’altro come meritevole di quello che possiede

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Un collega riceve la promozione a cui aspiravamo.. le sorti sentimentali di un’amica si mettono decisamente meglio delle nostre.. un compagno di studi brilla a tutti gli esami universitari.. ed ecco accendersi dentro di noi l’emozione dell’invidia: la sentiamo, ma siamo riluttanti ad ammetterla….

Nell’articolo di oggi diamo uno sguardo alla dinamiche alla base di questa emozione e vediamo se e come è possibile utilizzarla anche a nostro vantaggio. Come tutte le emozioni, infatti, anche l’invidia ha in sé un forte potenziale evolutivo nel momento in cui sappiamo coglierlo…

In tema di emozioni, non perdetevi il mio articolo “Le 12 leggi delle emozioni” (QUI) dove vengono sintetizzate alcune linee guida sul funzionamento delle nostre emozioni.

Lo sapevate che anche la rabbia può essere resa costruttiva? Lo spiego in QUESTO BREVE VIDEO con un semplice esercizio psicologico

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