La caffettiera del masochista – Libri per la mente
La caffettiera del masochista – Libri per la mente
Se anche tu come me quando sei davanti a una porta non capisci se devi spingerla o tirarla, questo è il libro che fa te: “La caffettiera del masochista” di Donald Norman.
Questa storia della porta, devo ammetterlo, per me iniziava a essere un problema (e si che con una porta non ci puoi fare molto, o la spingi o la tiri…). Eppure io, costantemente, sbaglio e faccio l’opposto.
In questa mia difficoltà, ho sempre pensato di essere io quello in errore, ma questo libro mi ha aperto gli occhi: la colpa non è mia ma è dell’oggetto, delle sue “psicopatologie” causate dalla noncuranza del suo creatore.
Con uno stile in parte polemico e in parte scientifico, in parte serio e in parte faceto, Norman (che è psicologo ma anche ingegnere) porta attenzione alla psicologia dell’interazione tra persone e oggetti, che è normata da funzioni squisitamente psicologiche: da una parte la nostra memoria, i modelli di valutazione e azione, le capacità attentive; dall’altra le caratteristiche e la “psicologia” gli oggetti che ci circondano.
Veniamo allora a 3 cose che mi hanno colpito di questo libro.
1. La psicologia degli oggetti quotidiani
La prima è appunto la psicologia degli oggetti quotidiani. Il tipo di materiale usato nella costruzione delle pensiline alle fermate dei tram, influisce sul tipo di risposta dato dai vandali: pensiline in vetro invitano i vandali a romperle, pensiline in compensato a scriverci sopra.
Ecco dove nasce l’idea che ci possa essere una psicologia dei materiali di costruzione o in come gli oggetti sono progettati.
Tornando all’esempio della porta: una piastra liscia invita a spingerla, una manopola a essere girata, una maniglia ad essere afferrata e tirata.
Quando questi inviti all’uso sono sfruttati opportunamente, basta guardare l’oggetto per sapere come interagire con esso e non servono figure, etichette o istruzioni.
2. La caffettiera del masochista: la colpa è mia o degli oggetti?
Il secondo punto è legato al processo di attribuzione della colpa quando abbiamo a che fare con oggetti.
Di norma una persona che ha un guaio tende a incolpare l’ambiente esterno: sono i colleghi che non mi danno pace, è mia moglie che non mi ascolta, è la crisi che mi rende poco concorrenziale,…
Accade esattamente il contrario se abbiamo a che fare con oggetti semplici di uso quotidiano: ricordi l’esempio iniziale della porta? Se tiro invece di spingere, tendo a incolpare me stesso: “Sono proprio un pirla”.
Abbiamo visto che non è così: il problema si trova nell’oggetto, in quali parti mette in evidenza e quali nasconde, se invita a compiere determinate azioni o altre. Tuttavia tendiamo a dire che la colpa è nostra.
Di più: questa colpa la confessiamo di norma solo a noi stessi, creando una congiura del silenzio globale rispetto alla difficoltà incontrata. Risultato? Se nessuno si lamenta del prodotto, i progettisti continuano a costruire oggetti difficili da usare.
3. Psicologia e design al servizio dell’uomo
L’ultimo aspetto che condivido sono i numerosi esempi di come l’unione della psicologia e del design possa migliorare la vita di tutti noi. Dico sempre che la psicologia è una scienza di confine, e possa portare valore aggiunto nella vita delle persone in moltissimi modi.
Ecco, tutto il libro è un continuo rimando a questo concetto: modificando l’ambiente attorno a noi in accordo alle regole della psicologia, si vive meglio. Il quid pluris portato dalla psicologia e che troppo spesso dal design e dalla progettazione viene dimenticato è la messa al centro della persona, con i suoi bisogni e interessi
Un libro che fornisce più consapevolezza sul rapporto che intrattieni con quanto ti circonda. Lettura obbligatoria se studi design o se sei implicato a un qualche livello nella progettazione di nuovi oggetti, consigliata se ti senti come me spesso ignorante davanti a oggetti che non riesci a far funzionare.
Dagli un occhio e fammi sapere 😉
Compralo qui: https://amzn.to/2l9zrdu
Iscriviti qui al gruppo Facebook Gratuito per gli appassionati dei “libri per la mente” e condividi anche tu i tuoi suggerimenti di lettura: https://www.facebook.com/groups/1457469367657531/
Iscriviti qui al mio video corso gratuito sulla crescita personale: https://bit.ly/Crescita