La metafora e la psicoterapia. Intervista a Carlangelo Furletti
10 Novembre 2013 2013-11-10 15:37La metafora e la psicoterapia. Intervista a Carlangelo Furletti
La metafora e la psicoterapia. Intervista a Carlangelo Furletti
Il mio parere: interessantissima intervista che bene pone in evidenza l’importanza di avere dimestichezaz con questo strumento in terapia.
Quello che mi è stato insegnato è che la metafora ha un potere enrme perchè capace di attivare i due emisferi del nostro cervello, quello razionale e quello immaginativo, trasmettendo in questo modo un duplice messaggio nello stesso tempo.
In questa intervista emergono altri punti interessanti e degni di attenta lettura.
Voto articolo: 9/10
Tratto dall’articolo:
“La metafora trasforma il significato in “senso”.
Il linguaggio metaforico coglie le cose nel loro apparire e dunque sposta il fuoco della questione dal ‘cosa’ al ‘come’.
Se dico: “Antonio è sincero” intendo Antonio in quanto un eterno sincero immodificabile, immutabile nel tempo e nello spazio.
Se dico che Antonio è sincero “come un lenzuolo steso nel candore della luce”, egli mi appare non più come solo significato, ma accompagnato da un senso offerto dall’ interazione degli elementi, che avviene per differenza e che genera una qualità.
Scollare gli oggetti dalla loro funzione di reificazione di significato implica il farne esperienze e implica il trasformarli in “oggetti dell’anima”.
Essi vengono colti nel loro modo di offrirsi e colui che li coglie lo fa sempre da uno stato d’animo cosicchè essi diventano parte dell’anima di un uomo, in un certo senso si “animano”.
Tutto questo contiene a mio avviso un grande valore terapeutico poichè mette l’essere umano di fronte al mondo e lo mantiene di fronte ad esso (sia interno che esterno) inerente e differente.
La metafora è un atto empatico.
Se ad esempio mi faccio male a una gamba e sto nel significato di “bisognoso di cure” probabilmente mi affiderò all’inferimiere, ma se vivo il mio male come “il rannicchiarsi della carne di una lumaca chiusa nel suo guscio”, avrò la possibilità di riconoscere il mio bisogno di delicatezza e tale bisogno si intuisce da dentro l’esperienza metaforica.
Il linguaggio metaforico sposta la persona da una posizione descrittiva e distanziata di eventi reificati ad una posizione esperienziale, carica di senso e sensorialmente ed emozionalmente connotata.”