Lazio. Psicologi offrono consulenze gratuite in farmacia
10 Novembre 2013 2013-11-10 15:41Lazio. Psicologi offrono consulenze gratuite in farmacia
Lazio. Psicologi offrono consulenze gratuite in farmacia
Il mio parere: ho già più volte esposto il piacere ne lvedere che i colleghi psicologi si cimentino in servizi di prossimità e a Milano sono stato uno dei colleghi che ha dato inizio all’esperimento poi conclusosi perchè il Comune di Milano si è tirato indietro.
Il punto però che mi preoccupa dell’iniziativa romana è che – se ho ben inteso – ci si appoggia a psicologi non retribuiti.
Il problema di questa modalità di gestione dei professionisti è di due livelli.
Innanzi tutto non si riconosce il valore della prestazione erogata dal professionista, in secondo luogo si finisce per fare una guerra tra poveri.
Per quale motivo le farmacie di Milano che ancora pagano i colleghi non dovrebbero dire “ma a Roma lo fanno gratis”?
Voto articolo: 7/10
Tratto dall’articolo:
“Lo psicologo in farmacia” torna nel Lazio, dal 17 settembre 2012 al 30 giugno 2013.
L’iniziativa è rivolta alle persone maggiorenni, e prevede fino ad un massimo di 3 consulenze psicologiche grautite, svolte in spazi idonei all’interno delle farmacie aderenti al progetto.
L’iniziativa è promossa dall’associazione Avios con il patrocinio di Roma Capitale, della Provincia di Roma, della Regione Lazio e della scuola di Specializzazione in psicoterapia “Training School”.
Nell’iniziativa precedente conclusasi a luglio 2012 – raccontano i promotori – sono emersi alcuni dati degni di riflessione: le problematiche che maggiormente si sono riscontrate sul territorio laziale riguardano i disturbi di ansia (35%) a cui seguono il disagio relazionale-di coppia (20%) ed i disturbi dell’umore (18%).
Degno di nota anche il costante richiamo alla precarietà/incertezza lavorativa che risulta un ulteriore fonte di ansia e di stress per gli utenti.
Un altro aspetto riguarda l’elevata incidenza di un disagio psicologico, molto spesso di vecchia data, a cui gli utenti non hanno mai fatto ricorso a nessun intervento specialistico (74%)”.
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