Il mio parere: numeri importanti che fanno riflettere forse di più alla luce dei recenti fatti dicronaca che vedono sempre più frequentemente protagonisti gli adolescenti “bullati” tramite questi nuovi strumenti tecnologici.
Dal mio punto di vista la prevenzione in questi contesti è fondamentale, non solo sui ragazzi nelle scuole, ma anche rivolta alle famiglie.
Fortunatamente a oggi nelle statistiche europee di ragazzi che subiscono bullismo, l’Italia è ai livelli più bassi: ma c’è da chiedersi per quanto tempo ancora riusciremo a governare questo fenomeno…
Voto articolo: 8/10
Tratto dall’articolo:
“I bulli digitali sono soprattutto studenti maschi, anche se, soprattutto in Nord America, si sta verificando una crescita del fenomeno anche tra le ragazzine (+3%).
Tra le pratiche di cyberbullismo più diffuse spiccano
Sorvegliare e limitare l’uso di internet, con proibizioni e divieti, ottiene proprio l’effetto contrario: non si riducono gli episodi di persecuzione, né le ore davanti al pc o allo smartphone.
Più utile, invece, insegnare ai ragazzi le potenzialità e i rischi dei diversi dispositivi e far crescere le loro capacità digitali.”
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