Lo psicologo in farmacia. Dopo Milano è la volta di Roma e Torino
10 Novembre 2013 2013-11-10 15:39Lo psicologo in farmacia. Dopo Milano è la volta di Roma e Torino
Lo psicologo in farmacia. Dopo Milano è la volta di Roma e Torino
Il mio parere: nel 2009 sono state oltre 22 le farmacie milanesi coinvolte nel progetto.
Allo sportello psicologico si rivolsero più di 150 persone nell’arco dei primi cinque mesi di sperimentazione.
Tuttavia, nonostante il successo ottenuto, segno tangibile della sempre più crescente necessità individuale e collettiva di rivolgersi all’esperto per migliorare il proprio stato di benessere, l’iniziativa è stata sospesa per volontà della consulta milanese. Scelta forse più politica che altro, dal momento che il servizio funzionava e costava anche molto poco.
Mi fa piacere constatare che altre città invece abbiano deciso di investire su un progetto utile alla collettività.
Voto all’articolo 7/10
Tratto dall’articolo:
“Il calo delle ore di psicoanalisi è intorno al 20 per cento. Una seduta su cinque è stata cancellata dalle agende degli specialisti italiani. È la spending review applicata allo spirito. L’ennesimo taglio dato ai consumi meno strettamente necessari.
L’altro grande nemico degli psicologi d’Italia è la pillola che risolve tutto, almeno in apparenza. L’antidepressivo prescritto da sempre più medici di famiglia. I numeri, da soli, spiegano le dimensioni del fenomeno: nel 2011 gli italiani hanno speso in antidepressivi la bellezza di 493,3 milioni.
Dal 2003 a oggi, in media le prescrizioni sono aumentate del 5,4% l’anno. A volte – sottolinea Bolognini – tendiamo a chiamare depressione anche la comune tristezza, la malinconia che è anche giusto provare in alcune fasi della vita.
Ad esempio, è sbagliatissimo ricorrere agli antidepressivi nei casi di lutti, per provare a “curare” una perdita che va elaborata e che solo così si può superare.
Ecco che allora che in diverse città si sta diffondendo lo «Psicologo in farmacia», un servizio gratuito che vede professionisti e enti locali collaborare in una sorta di pronto soccorso per l’animo.
Di solito, è previsto un appuntamento settimanale e un massimo di tre sedute per ogni paziente. a Torino un’iniziativa analoga dovrebbe partire in autunno, con 86 farmacie e 250 psicologi che hanno già dato la disponibilità a partecipare.”
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