Medico di famiglia e psicologo insieme. Intervista al prof. Solano: “Una sinergia che funziona” – Quotidiano Sanità
Medico di famiglia e psicologo insieme. Intervista al prof. Solano: “Una sinergia che funziona” – Quotidiano Sanità
Il mio parere: invito tutti i colleghi che possono andare il 24 novembre a Roma, a sentire il convegno del prof Solano perchè credo che si diranno molte cose interessanti.
A parte auspicare che questa figura dello psicologo di base possa decollare il prima possibile, non mi posso che rimandarvi alla lettura di questa intervista fatta a Solano sui vantaggi che il medico di base avrebbe nell’ospitare uno psicologo in studio.
Voto articolo: 9/10
Tratto dall’articolo:
“Professor Solano perché un medico di base dovrebbe partecipare a questo convegno?
È ormai noto che il medico di base si trova in difficoltà con i suoi pazienti in tutti quei casi in cui le richieste non hanno un riferimento organico preciso. Queste richieste rappresentano circa il 50% della domanda che arriva alla medicina di base. Se il medico reputa che la psicologia possa aiutarlo rispetto a questi pazienti, il nostro convegno potrà fornirgli molti spunti di riflessione.
Cosa succede di solito quando il medico di base si trova davanti un paziente del genere?
Succede che prescrive delle indagini, indirizzando il paziente verso l’ipotesi che ci sia un disturbo di tipo organico, e suscitando quindi la speranza di una risposta nel paziente, risposta che però nella maggior parte dei casi non arriva.
Spesso dagli esami emerge un dato dubbio – che richiede ulteriori indagini – che poi alla fine si rivela non avere alcun significato clinico ma lascia un lungo strascico di dubbi e angosce nel paziente.
Questa evenienza poi è diventata ancora più frequente da quando ci sono macchinari diagnostici in grado di individuare alterazioni minime senza alcun significato clinico.
E tutto questo a spese del sistema sanitario pubblico.
Certo. Uno degli obiettivi del nostro lavoro è proprio questo. A seguito del nostro intervento, nei pochi casi in cui siamo riusciti ad avere i dati, abbiamo riscontrato un risparmio nella sola spesa farmacologica intorno al 15%, che si traduce in 75mila euro per un singolo studio medico di media grandezza.
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