“Non cancellare l’assistenza psicologica negli ospedali”
10 Novembre 2013 2013-11-10 15:47“Non cancellare l’assistenza psicologica negli ospedali”
“Non cancellare l’assistenza psicologica negli ospedali”
“Non cancellare l’assistenza psicologica negli ospedali”. E’ quanto chiede il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi aderendo ad un appello lanciato da numerose società scientifiche operanti in ambito ospedaliero.
Serve invece rafforzare la psicologia negli ospedali per risparmiare dolore e ridurre i costi della sanità: tutte le analisi costi-benefici evidenziano che le attività psicologiche si ripagano con la riduzione dei costi che generano e comportano – innescando una spirale virtuosa – ulteriori risparmi per le persone e lo stesso Sistema Sanitario.
Nell’appello, gli psicologi italiani ricordano che il ricovero ospedaliero è legato spesso a gravi problemi di salute, alla necessità di affrontare esami o interventi invasivi, allo stress del ricovero: ansia, depressione e lo stesso stress, incidono non solo sul vissuto della persona ma anche sull’organismo, abbassano le difese e ritardano la guarigione. Disporre di un sostegno psicologico per molti pazienti e per i loro familiari può essere davvero importante così come per il personale ospedaliero: lo psicologo è in grado di aiutare medici ed infermieri a gestire le tensioni ed a relazionarsi meglio con i pazienti.
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Credo sia un segno di civiltà tenere psicologi all’interno degli ospedali, una attenzione etica alla persona concepita come unità mente e corpo, e non liquidata con due pillole magiche e una pacca sulla spalla.
Ciò che mi lascia perplesso di quanto sta avvenendo nella nostra professione è questo: si tagliano gli psicologi dove costano, mentre si aumentano laddove sono volontari o gratuiti o a prezzi ridicoli.
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