Peppa Pig vista dallo psicologo: femminista e multiculturale
Peppa Pig vista dallo psicologo: femminista e multiculturale
(…) La maialina rosa protagonista del cartone animato, creata in Inghilterra da Phil Davies, Mark Baker e Neville Astley sta superando tutti i più griffati personaggi Disney. Tanto che nel momento in cui EuroDisney Parigi è in crisi, con la chiusura di molte attrazioni, il neo-nato parco a tema, dedicato a Londra a Peppa Pig «Peppa Pig World» è già diventato la meta preferita di ogni bambino.
E si moltiplicano dibattiti e analisi sociologiche sul perché piace tanto la Peppa e la sua allegra famiglia: papà e mamma Pig, il fratellino George e tutti gli amici e compagni di giochi, animaletti delle razze più varie.
«I disegni sono semplici, elementari, proprio come quelli dei bambini. Figure colorate e rassicuranti, che sorridono sempre e mettono il volto dei personaggi in grande evidenza. Gli occhi si vedono bene, questo è tranquillizzante per i bambini – fa notare Claudia Soatto, psicologa dell’età evolutiva, psicoterapeuta e mamma di una piccola fan di Peppa – .
E’ un cartone animato che rappresenta la quotidianità dei bambini: l’asilo, il parco, i giochi con gli amici, è rassicurante. E lancia un importante messaggio educativo contro gli stereotipi di genere: la mamma lavora al computer, il papà prepara la cena, fa il bagnetto ai bambini, passa l’aspirapolvere.
I genitori poi, sono la famiglia ideale: rassicurano sempre Peppa e il fratellino, li incoraggiano, assecondano i loro bisogni e non li puniscono. Sono disponibili, ma autorevoli, con il senso dell’ironia e la capacità di ridere insieme, ma non di ridere “di” qualcuno».
(…)«Ci sono figure femminili che dimostrano autonomia e indipendenza nelle storie di Peppa – fa notare la psicologa Soatto – , come la signora Coniglio che guida il treno e fa ogni genere di lavoro maschile, o Mummy Sheep che è madre pur senza avere un maschio al suo fianco e la maestra di Peppa che suona anche in un gruppo rock: figure femminili vincenti».
In più, ogni puntata promuove accoglienza e multiculturalità: gli amici di Peppa sono animali di razze diverse che giocano insieme senza problemi.
Oggi un post un po’ leggero (ogni tanto ci vuole) ma per me di grande attualità.
Un po’ perchè avendo un bambino piccolo assisto in prima persona alla Peppamania, notando che questa piace non solo ai bambini ma anche tanto agli adulti.
Un po’ perchè penso che il gioco e i cartoni debbano essere il più educativi possibile, dato che sono gli strumenti che oggi i bambini utilizzano parecchio per imparare a rapportarsi con la realtà.
Ai miei tempi c’era Barbapapà e la Pimpa, oggi la Peppa: una buona erede, almeno stando a quanto sostenuto dalla psicologa intervistata nell’articolo!