Perche’ la psicoanalisi si lascia intimorire dalla scienza?
10 Novembre 2013 2013-11-10 10:56Perche’ la psicoanalisi si lascia intimorire dalla scienza?
Perche’ la psicoanalisi si lascia intimorire dalla scienza?
Il mio parere: interessante approfondimento di Umberto Galimberti su una questione della quale si parla sempre più spesso: è veramente necessario essere scientifici per potere essere efficaci? e cosa vuole dire essere scienza?
Voto articolo: 8/10
Tratto dall’articolo:
“Certo che non è scientifica. E allora?
C’è chi crede davvero che tutto l’universo umano si lasci risolvere nelle ipotesi scientifiche?
Ribellarsi a questa pretesa fu per primo il più grande psicopatologo del Novecento Karl Jaspers, il quale fece notare che la scienza procede per ipotesi anticipate che, quando sono verificate, vengono assunte come leggi. Non leggi eterne, ma leggi che valgono finché non si trovano ipotesi in grado di fornire maggiori spiegazioni. Ne segue che la scienza è un sistema ipotetico che non dice cose vere, ma semplicemente cose esatte, cioè ottenute da (ex-actu) ipotesi anticipate.
Per cui, scrive Jaspers nella sua Psicopatologia generale: “È possibile spiegare qualcosa senza comprenderlo, perché ciò che viene spiegato è semplicemente ricondotto a ciò che è stato anteriormente supposto”.
Dopo Jaspers, il filosofo Edmund Husserl denuncia l’impossibilità per la psicologia di costituirsi come scienza, perché il metodo scientifico procede per oggettivazioni, ma se la psicologia oggettiva l’uomo ne perde la soggettività, che invece è il suo tema specifico, per cui, conclude Husserl, “la soggettività non può essere conosciuta da nessuna scienza oggettiva”.
Diciamo allora che la psicoanalisi non è una “scienza esatta” ma, come ci ricorda Hans Georg Gadamer, una “scienza ermeneutica”, regolata non dalla sperimentazione oggettiva, ma dall’interpretazione.
Per cui la psicoanalisi, invece di difendersi dall’accusa di non essere scientifica, dichiari esplicitamente di non essere una scienza esatta, perché l’uomo è irriducibile all’esattezza scientifica.”
Leggi tutto l’articolo
Luca Mazzucchelli
See on d.repubblica.it