Come promuovere il valore della psicologia presso la comunità?
Come promuovere il valore della psicologia presso la comunità? (spunti dal convegno APA 2016)
A marzo 2016 si è svolto a Washington il Congresso “2016 State Leadership Conference” organizzato dall’ American Psychological Association (APA) Practice Organization. In occasione di questo evento, il direttore esecutivo delle pratiche comunicative dell’APA Luana Bossolo, insieme ad altri speakers, ha tenuto una sessione intitolata “Selling the Value and Relevance of Psychology”, relativa a come divulgare alla comunità il valore della psicologia.
Innanzitutto Luana Bossolo ha condiviso con la platea i risultatati di un sondaggio lanciato dall’APA nel 2014, dal quale è emerso che il 40% della popolazione ha una visione molto favorevole della psicologia come professione. Lo stessa cosa vale per il 40% della popolazione dei medici. “Questa è una buona notizia”, ha detto la Bossolo.
“Per mantenere rilevanza in un ambiente sanitario in rapida evoluzione” ha aggiunto “gli psicologi devono continuamente convincere i consumatori, i medici e gli altri operatori sanitari del valore di ciò che hanno da offrire”.
“All’interno della professione tutti conosciamo l’ampiezza, l’estensione e la profondità di ciò che gli psicologi sono in grado di fare, ma come possiamo andare oltre la percezione degli psicologi seduti nei loro studi a vedere pazienti e divulgare il valore delle nostre competenze all’intera comunità?” ha chiesto ai partecipanti la moderatrice Sally Cameron, direttrice esecutiva della North Carolina Psychological Association.
Secondo i risultati del sondaggio del 2014, il 32% dei partecipanti ha dichiarato di aver ricevuto un trattamento o una terapia da uno psicologo o da un altro professionista della salute mentale. “Un dato in notevole aumento rispetto ai precedenti decenni”, ha riferito la Bossolo. In particolare, gli psicologi sono risultati la prima scelta nei casi in cui i medici di assistenza primaria avevano raccomandato ai pazienti di ricorrere ad un’assistenza psicologica. Tuttavia, il 65% degli intervistati ha riferito che i propri medici non gli avevano mai suggerito di rivolgersi a servizi psicologici. “Abbiamo bisogno di costruire maggiori relazioni con la comunità medica”, ha quindi concluso Luana Bossolo.
Inoltre, dal sondaggio è risultato che il trattamento della depressione e dell’ansia è uno degli ambiti in cui gli psicologi possono essere più utili, a detta dei consumatori e dei medici. Altre aree, come la gestione del dolore e il cambiamento di stile di vita o di comportamento hanno invece raggiunto posizioni inferiori sulla lista. “Abbiamo bisogno di lavorare sulla promozione della nostra utilità in tali aree”, ha detto la Bossolo. “Come possiamo spiegare meglio la rilevanza di ciò che facciamo in termini di gestione delle malattie croniche?”
Quando è stato chiesto ai medici il motivo per cui non indirizzavano i propri pazienti a psicologi per il trattamento di quei fattori psicologici o comportamentali che influenzano la malattia fisica, essi hanno riferito che il motivo principale era la disponibilità. “Questo è un punto su cui occorre fare chiarezza” ha detto la Bossolo. “I medici non sono in grado di trovare uno psicologo oppure non hanno una lista di psicologi a cui possono fare riferimento?”
“Occorre che gli psicologi capiscano che devono uscire dai propri studi”, ha aggiunto Lindsey Buckman, psicoterapeuta e membro del comitato APA per l’avanzamento della pratica professionale. “Il nostro lavoro è molto intimo e privato, e ciò spesso crea ostacoli nel capire quello che facciamo”, ha detto. “Noi di solito scompariamo nei nostri studi, mentre abbiamo bisogno di essere più assertivi e imprenditoriali”
Infine, la Buckman ha condiviso alcuni suggerimenti utili per raggiungere i consumatori, gli operatori sanitari e anche i politici, e “vendere” la psicologia:
Uscite nella vostra comunità
“Abbiamo bisogno di lasciare i nostri studi e uscire nelle comunità, per incontrare altre persone non psicologi e parlare del nostro lavoro”, ha detto la Buckman, che sollecita gli psicologi ad “autoinvitarsi” anche ai gruppi che non hanno ritenuto di includerli. Alle manifestazioni sportive, per esempio, altri professionisti vendono i loro prodotti e servizi negli stand prima delle gare. Uno psicologo potrebbe essere presente e parlare di ansia da prestazione, miglioramento delle performance e delle questioni connesse.
Diffondete la psicologia
“I social media rappresentano un nuovo modo per comunicare il valore della psicologia”, ha detto la Buckman. “Usate Twitter, Facebook, Snapchat e altre piattaforme per condividere articoli, risorse APA e altre contenuti psicologici ad un pubblico più ampio”, ha suggerito. Radio e televisione sono un altro modo per diffondere informazioni psicologiche accurate. “Facendo pervenire al pubblico una libera e buona informazione attirerete anche le persone alla vostra attività”, ha concluso.
Assistete i politici
“Siate una risorsa di volontariato per i vostri politici affinchè essi redigano leggi considerando l’angolatura della salute mentale”, ha raccomandato la Buckman. “A volte è necessario forzare un po’ la cosa, dal momento che essi potrebbero non rivolgersi a noi”, ha detto. “Quando vedete un politico parlare di qualcosa di rilevante sui social media, in radio o in televisione, contattatelo o inviategli una nota per esprimere il vostro interesse nel suo lavoro e offrirvi di aiutare”. ”Questo veicola informazioni corrette nelle mani dei legislatori”, ha detto la Buckman. “E forse consentirà loro anche di far passare leggi migliori”. Alcuni associazioni psicologiche statali, provinciali e territoriali hanno anche creato opuscoli con consigli su come i legislatori e il loro personale dovrebbero comunicare con gli elettori in difficoltà. “Ciò rappresenta un buon modo per agganciare il personale legislativo, dal momento che essi abitualmente comunicano con le persone senza intermediari”, ha detto la Buckman. “L’avere qualcosa da dare è un modo per comunicare il nostro valore, oltre che per fornire sollievo e aiuto concreto”.
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Nel mese di marzo 2016 si è svolto un importante Congresso dell’American Psychological Association nel quale sono state discusse tematiche relative alla condizione della nostra professione: come essa è percepita dall’esterno, quali i canali su cui puntare per promuoverla, quali le stregie da adottare.
Il messaggio più rilevante riguarda la necessità che gli psicologi escano dai loro studi e si avvicinino alle persone (consumatori, medici, politici) per raccontare il valore, troppo spesso ancora poco conosicuto, che la psicologia può aggiungere alle loro vite.
Trovate i dettagli nell’articolo di oggi, una breve rassegna di quanto discusso al convegno, rispetto al quale mi trovo molto in linea: come sapete, il dare vita ad una psicologia che vada “verso” le persone e che si serva di canali di divulgazione più moderni e fruibili è ciò nel mio piccolo cerco di fare quotidianamente.