I videogiochi sono un passatempo divertente e portano a svariati benefici: possono essere educativi, danno spazio alla creatività e permettono interazioni con i pari.
Allo stesso tempo, questi stessi aspetti positivi possono diventare controproducenti, in quanto procurano ai videogiochi una grande attrattiva, con il rischio che i bambini fatichino a spegnere i dispositivi elettronici e richiedano ai genitori sempre più tempo perché non vogliono interrompere la partita.
In qualsiasi ambito della vita, i comportamenti eccessivi sono un segnale di allarme per i genitori. Tuttavia, per queste tecnologie sempre più avanzate, è difficile discriminare l’entusiasmo dall’eccesso. Un’ora al giorno va bene? Due sono troppe? Quando il tempo dedicato al videogame sta eccedendo un limite ragionevole?
Un possibile approccio è guardare cosa fanno le altre famiglie.
In un rapporto diffuso nel 2013 dal Dipartimento della Salute Pubblica inglese si legge che, nella popolazione sotto i 15 anni, circa il 55% dei maschi e il 20% delle femmine giocano a videogames 2 e più ore al giorno. Altri dati suggeriscono che circa il 7% degli adolescenti in Gran Bretagna giocherebbero più di 30 ore alla settimana (più di 4 ore al giorno!).
Si tratta di tempi esagerati che dovrebbero allarmare i genitori?
Secondo Andy Phippen, professore di Responsabilità Sociale presso l’Università di Plymouth, passare troppo tempo davanti al computer o ad una console da videogioco, per esempio 4 ore senza pause, è certamente qualcosa di dannoso per l’organismo. Tolti i comportamenti “estremi”, è però difficile stabilire dei criteri validi in tutte le situazioni e sono diversi i parametri che occorre considerare. Ad esempio è importante valutare se il soggetto gioca per diverse ore ogni giorno, oppure solo durante il fine settimana, se porta a termine in modo corretto i compiti e svolge altre attività, e ovviamente l’età del bambino/ragazzo.
Secondo la psicologa Tanya Byron vi sono alcuni campanelli d’allarme che tutti i genitori dovrebbero tenere a mente. Giocare tutti i giorni, passare moltissimo tempo davanti allo schermo, sacrificare altre attività divertenti, dimenticarsi di fare i compiti e litigare spesso con i genitori perché non si vuole smettere la partita sono alcuni dei segnali proposti. Se sono presenti tali caratteristiche, è meglio iniziare a preoccuparsi e cominciare ad intervenire.
Dunque, quali sono alcuni suggerimenti utili da tenere a mente rispetto all’uso dei videogiochi da parte dei nostri figli e come è possibile, quando necessario, limitare il tempo trascorso ai videogames?
Di seguito sono riportati alcuni spunti utili a riguardo:
Date queste indicazioni di massima, tenete presente che un uso appropriato dei videogiochi fa parte della crescita di vostro figlio e può avere un impatto molto positivo. Nei giorni di vacanza o nel weekend, se ha portato a termine tutti i compiti e le attività in programma, e ha giocato all’aria aperta, non siate troppo preoccupati di limitare il tempo passato da vostro figlio ai videogiochi. Nel caso l’uso si protragga, ricordatevi di fare pause regolari ogni 30/45 minuti di gioco.
Vai alla fonte in lingua originale
Terminiamo il nostro viaggio nel mondo dei videogiochi con un articolo appositamente dedicato ai genitori.
Quali sono alcuni spunti utili da tenere a mente rispetto all’uso dei videogames da parte dei nostri figli? Quando il tempo trascorso davanti ad uno schermo diventa eccessivo e come è possibile, in quei casi, limitarlo?
Per una panoramica sugli effetti psicologici associati ai videogames, possono interessarvi anche i seguenti articoli:
… Effetti benefici dei videogiochi:
- Videogiochi: i benefici cognitivi secondo la ricerca scientifica
- Videogiochi: 7 studi scientifici ne esplorano le potenzialità
… Possibili effetti negativi: