Come scegliere lo psicologo
Come scegliere lo psicologo
Come scegliere lo psicologo?
Oggi spiego come scegliere lo psicologo adatto alle tue esigenze.
Molti utenti, infatti, hanno l’esigenza di confrontarsi con un esperto, ma vanno poi in confusione quando devono concretamente decidere a chi affidarsi per iniziare un percorso.
Ecco dunque di cosa parlerò
Si dice che lo psicologo costi troppo, ma questo non è sempre vero: in Lombardia il servizio pubblico offre professionisti spesso validi, a prezzi che variano a seconda della struttura cui facciamo riferimento: abitualmente si possono trovare fasce di prezzo che vanno da costo zero, soprattutto per chi ha difficoltà economiche, fino a pacchetti di 8 incontri a 66 euro da consumare in 6 mesi di tempo. (A questo link della ASL ulteriori informazioni sulla esenzione dal ticket)
Il privato ha costi diversi, in linea con il tariffario pubblicato dall’ordine degli psicologi, che variano dai 40 ai 140 euro a incontro (Qui è possibile consultare il tariffario dell’Ordine degli psicologi).
Per calcolare il prezzo reale del servizio, tuttavia, occorre sapere la cadenza con la quale lo psicologo vorrà vederci, che può variare da due volte a settimana a due volte al mese.
Nel pubblico puoi rivolgerti ai centri delle aziende sanitarie locali, che in Lombardia sono chiamati CPS (centri psico sociali) e ai quali si accede tramite impegnativa del medico di base.
Attenzione! In questi centri è sempre più raro trovare psicologi, mentre abbondano psichiatri e psicofarmaci.
Se sei alla ricerca di un percorso puramente psicologico, ti suggerisco i consultori, che possono essere pubblici o convenzionati accreditati, come quelli decanali legati al mondo della chiesa.
Il privato, rispetto al pubblico, presenta alcuni vantaggi:
- La flessibilità di orari
- Una minore lista di attesa
- La scelta dello specialista cui affidarsi.
- Una vicinanza geografica al tuo lavoro o abitazione
Se nel pubblico lo psicologo solitamente è assegnato “d’ufficio”, nel privato devi decidere tra più professionisti, quello adatto a te.
Posso rivolgermi al mio medico di base oppure chiedere ad amici se hanno un nominativo da consigliare: è un metodo banale ma spesso efficace.
Se vuoi mantenere una strada più autonoma, puoi cercare sulle pagine gialle, come si faceva un tempo, oppure direttamente sui motori di ricerca di internet.
Certo non è sempre facile districarsi tra i molti risultati che si trovano sul web.
- Assicurati che l’esperto sia iscritto all’ordine degli psicologi. Vai su www.psy.it e inserisci il nome del dottore alla voce “albo nazionale”. Se non risulta il nominativo nell’elenco stai molto attento: questa persona dice di essere qualcuno che non è.
- Cerca il sito personale del professionista e leggi il suo curriculum, la scuola di pensiero cui appartiene, il metodo di lavoro e, se presenti, gli articoli da lui scritti, che ti aiuteranno a farti una idea della persona che ti accoglierà.
- Dedica particolare attenzione a verificare se lo psicologo è anche psicoterapeuta: in caso lo fosse, vuol dire che oltre al percorso di studi “classico” di 5 anni universitari, ne ha intrapreso un secondo di ulteriori 4 per imparare ad affrontare problematiche di più complessa gestione.
Non è necessario che la risposta a questa domanda sia un “SI” senza riserva alcuna, ma deve essere presente la voglia di metterti in gioco e la disponibilità a confrontarti con un professionista.
Se ci sono questi ingredienti, e hai selezionato lo psicologo che credi possa essere adatto a te in base ai criteri precedenti, non ti resta che incontrarlo, per valutare come tu ti senti nella relazione con lui.
D’altra parte, la certezza di andare sicuro al primo colpo, non si può sempre avere.
Questo è vero soprattutto in un ambito come quello della psicologia, dove non si incontrano semplicemente l’esperto e il paziente, ma due persone che devono trovarsi in sintonia.
Se dopo alcuni incontri ti accorgi che non sei a tuo agio in quella relazione, è il caso di parlarne direttamente con lo psicologo per capirne i motivi, e se ha senso continuare a lavorare assieme.
Dopo i primi incontri, lo psicologo è tenuto a dirti le tempistiche previste della durata della terapia e a darti un primo inquadramento della tua situazione.
Se non sei convinto della direzione che sta prendendo la consultazione, ricorda che puoi eventualmente chiedere un secondo parere ad altro professionista.
Luca Mazzucchelli