Dopo avere approfondito il significato della telemedicina e i principali ambiti della sua erogazione, vediamo alcune caratteristiche – sempre tratte dalle pubblicazioni scientifiche esaminate dal comitato di esperti dell’Associazione Americana di Telemedicina (ATA) – che contraddistinguono il setting e la relazione che si può instaurare a distanza tra medico e paziente.
Nelle sue raccomandazioni, l’ATA presta attenzione anche a fattori apparentemente di poca importanza, come l’abbigliamento dell’operatore, l’arredo del locale, alcune caratteristiche degli strumenti adoperati.
Per quanto riguarda l’arredamento, le camere utilizzate per le sedute di TMH dovrebbero essere sicure, adeguatamente illuminate e fornire comodi posti a sedere, limitando le interruzioni di altri dispositivi elettronici.
La privacy, considerata la possibilità degli uditori di essere visti o sentiti al di là dei partecipanti designati, è considerata essenziale; in tal senso è fondamentale che sia garantito un adeguato livello di privacy sia per il terapeuta che per il paziente.
Le unità informatiche attraverso le quali erogare e fruire la consulenza dovrebbero avere caratteristiche per migliorare la chiarezza video (ad esempio, luminosità e contrasto) e controlli audio per regolare i volumi del microfono e dell’altoparlante così da ridurre possibili complicazioni derivanti dalla tecnologia. Tutte le funzionalità di videoconferenza (VTC) correlate ai siti originari dovrebbero essere controllabili da parte del fornitore presso il sito remoto. Coloro i quali erogano la prestazione dovrebbero considerare la richiesta di indossare vestiti con colori pallidi e a tinta unita come il blu, perché le fantasie e i vestiti a righe richiedono maggiore larghezza di banda per aggiornare un quadro più dinamico e ciò potrebbe diventare fonte di distrazione o di disturbo per il paziente.
Per quanto riguarda la relazione medico/paziente, stabilire un rapporto e un alleanza terapeutica è importante in una videoconferenza interattiva in quanto è una relazione di cura faccia-a-faccia (FTF).
Tale rapporto consente al paziente di essere più disponibili a narrare la storia passata e presente, l’esperienza cognitiva, l’esperienza emotiva e i sintomi. Un buon rapporto porta ad una alleanza terapeutica di lavoro in cui il paziente e il fornitore si impegnano in modo cooperativo in un piano di trattamento per curare, gestire o attenuare i sintomi, i comportamenti e gli stati emotivi malsani.
Esistono prove evidenti che sottolineano come i pazienti si adattano velocemente a stabilire un rapporto con il loro terapeuta e sono in grado di fornire informazioni via TMH come farebbero di persona
I medici devono tenere presente che i pazienti possono presentarsi in modo diverso in via telematica, ad esempio mostrandosi più cortesi e meticolosi nel proprio aspetto.
È inoltre indispensabile che il medico pratichi cure di salute mentale da una distanza tale da permettergli di possedere una competenza culturale nella popolazione verso cui esercita.
La regolazione del medium potrebbe anche richiedere flessibilità e creatività per conferire gesti empatici.
L’uso di VTC sembra avere un effetto minimo sull’alleanza terapeutica. Ci sono anche prove che per alcune patologie (ad esempio per il disturbo post traumatico da stress, per l’agorafobia e per o disturbi alimentari) VTC può fornire una certa “distanza” che permette al paziente di sentirsi più sicuro e in pieno controllo della situazione terapeutica.
La diagnosi
Una pianificazione efficace di trattamento inizia con una diagnosi accurata. La diagnosi è ciò che permette al fornitore di fare riferimento a prove e trattamenti basati sul consenso di esperti per quel particolare momento culminante di emozioni, pensieri e comportamenti non salutari.
Esiste una discreta quantità di letteratura per quanto riguarda le valutazioni diagnostiche VTC che dimostra la loro accettazione, l’utilità e la loro precisione nella pratica clinica. Limitazioni della VTC come il contatto visivo indiretto a causa del posizionamento del monitor devono essere considerati nella valutazione dello stato mentale. Le valutazioni diagnostiche degli adulti effettuate via VTC sono paragonabili a quelle effettuate faccia a faccia.
Le variabili tecniche introdotte dalla VTC (la larghezza di banda e le dimensioni del display) possono influenzare alcune interpretazioni di ciò che succede durante la consultazione: è per questo che l’esperienza clinica maturata con VTC è un’altra variabile che dovrebbe essere apprezzata e considerata.
Infatti gli operatori che hanno maturato una significativa esperienza con VTC per le valutazioni diagnostiche hanno ormai piccoli problemi di validità per le diagnosi eseguite con una larghezza di banda media, mentre i medici con meno esperienza possono incontrare qualche difficoltà in più (dovuta, ad esempio, ad artefatti di movimento).
Questo è un esempio di come alcuni fattori, in particolari circostanze, potrebbero causare l’aumento o la diminuzione dell’affidabilità della valutazione clinica.
Lisa Preda
Luca Mazzucchelli
Riferimenti bibliografici.