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Il web e le nuove frontiere dello spaccio: se anche la droga viaggia sui droni

Attualità / Psicologia

Il web e le nuove frontiere dello spaccio: se anche la droga viaggia sui droni

Le chat dei giochi più usati sugli smartphone (Ruzzle, per dirne uno) sono sempre più utilizzate dai giovanissimi per comunicare col proprio spacciatore, essendo percepite come più ‘sicure’ rispetto alla classica telefonata, alle email, ma anche rispetto ai più diffusi servizi di instant messaging come Skype e Whatsapp.

E’ quanto emerge da un’analisi della startup Appstorming, che si è servita della sua rete di ‘Cool Hunter’ sparsi per il mondo.

Le chat dei giochi sugli smartphone veicolano quotidianamente centinaia di migliaia di messaggi e i ragazzi si sentono più al sicuro ad affidare le loro trattative a questi strumenti, percependoli come a prova di intercettazione, anche perché i server utilizzati da questi servizi sono situati al di fuori del nostro paese.

Un altro metodo forse ancora non proprio mainstream ma comunque in crescita per l’approvvigionamento di sostanze illegali è l’uso dei droni. Una tecnologia non proprio alla portata di tutti ma che comunque si sta facendo largo nel mondo dello spaccio.

Ma cosa si nasconde dietro queste nuove tendenze che vanno prendendo piede tra i giovanissimi? Certo, non si può attribuire alla tecnologia la causa del dilagare delle droghe.

L’utilizzo di ‘furberie’ tecnologiche, volte a raggiungere il proprio obbiettivo è semmai il segnale di un malessere sempre più diffuso e di una mancanza di valori che caratterizza il mondo ‘reale’ più che quello offline.

E oggi, che la rete ha sostituito la Tv quale ‘baby sitter’ dei nostri ragazzi, il problema è molto più pressante perché il web apre a infinite opportunità, positive e negative a seconda di chi la usa.

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Luca Mazzucchelli – www.psicologo-milano.it‘s insight:

Questa mi mancava… A quanto pare ora le chat sui vari giochi online vengono utilizzate per parlare di cose illegali, come ad esempio per intrattenere rapporti e commerci con il proprio spacciatore di fiducia.

Credo che questo sia un segnale chiaro di come non si possa nemmeno lontanamente pensare di tenere sotto controllo tutti i potenziali rischi che con internet e le nuove tecnologie si aprono tra le mani degli adolescenti.

L’alternativa più chiara e funzionale al tenere sotto controllo un qualcosa che controllabile non è, è a mio avviso quella dell’educazione all’utilizzo intelligente e costruttivo delle nuove tecnologie. Una educazione che prima di tutto occorre fare ai genitori ed educatori, in secondo luogo indubbiamente anche ai ragazzi.

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