Svizzera. In 30 scuole arrivano le “Sex-box” con peni di peluche per insegnare ai bambini (4 anni) «masturbazione e piacere fisico»
Svizzera. In 30 scuole arrivano le “Sex-box” con peni di peluche per insegnare ai bambini (4 anni) «masturbazione e piacere fisico»
Falli in legno, peni e vagine di peluche, video e pupazzi.
È il contenuto delle “Sex-box” per l’educazione sessuale arrivate in 30 scuole elementari del Cantone di Basilea e che ha scatenato le proteste dei genitori.
A PARTIRE DAI 4 ANNI.
L’iniziativa promossa dall’Ufficio federale della Sanità pubblica, in collaborazione con il ministero della Pubblica istruzione, prevede per i bambini dai 4 ai 6 anni l’insegnamento dell’anatomia del corpo umano e come avviene il concepimento.
Tra i 6 e 10 anni la spiegazione di argomenti come masturbazione, orientamento sessuale, preservativi, prima mestruazione e prima eiaculazione.
Tra i 13 e i 15 anni si affrontano, invece, molteplici temi sessuali.
«CONTRO LA SESSUALIZZAZIONE».
Questo tipo di educazione lanciato in forma sperimentale, dovrebbe diventare obbligatorio a partire dall’anno scolastico 2014/2015 per «fornire ai giovani le conoscenze essenziali, le capacità, le competenze e i valori di cui hanno bisogno per conoscere la loro sessualità, provando piacere fisico, psichico ed emozionale».
Ma un gruppo di genitori ha lanciato una campagna nazionale per promuovere un referendum contro «la sessualizzazione negli asili e alle elementari». La campagna ha raccolto in pochi mesi 100 mila firme e ora il governo federale dovrà indire un referendum.
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Per diversi anni ho insegnato educazione all’affettività in molte scuole di Milano, principalmente sempre licei e scuole medie.
Mai elementari, perché mi sembravano temi troppo prematuri per quella fascia d’età, e per affrontarli è necessaria una competenza e preparazione che non mi sentivo di avere.
Sia chiaro: non sono contrario a parlare di sessualità anche prima delle scuole medie, credo sia necessario farlo rispettando però i tempi dei singoli bambini.
I bambini piccoli sono soggetti spesso a violenze sessuali, e parlare di sessualità anche alla loro età potenzialmente potrebbe prevenire molti abusi.
Certo si tratta di capire come queste tematiche verranno affrontate dagli esperti Svizzeri, perché è fin troppo facile trasformare l’opportunità di dialogo in boomerang.
E voi cosa ne pensate?
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