Vorrei oggi affrontare il tema dell’efficacia degli antidepressivi, argomento del quale molto si è discusso negli ultimi anni e al cui riguardo viene prodotto un numero sempre crescente di studi che impongono alcune riflessioni interessanti. L’idea che la depressione sia un disequilibrio biochimico legato al cervello generato da un errore endogeno nei neurotrasmettitori della serotonina è stata a lungo accreditata nella letteratura scientifica.
Benché già alla fine degli anni 90 iniziassero ad esserci alcune voci dissenzienti rispetto a questo assunto, sponsorizzato soprattutto dalla cosiddetta psichiatria biologica, erano tutto sommato personalità marginali ad opporsi a questa visione dogmatica, che faticavano a farsi largo nel panorama di allora.