Mangiare e vomitare era una pratica diffusa già nelle culture antiche, dove non sussisteva, però, la preoccupazione per la magrezza, caratteristica di suddetto disturbo. La Bulimia Nervosa (BN) divenne nota negli anni Ottanta, con la crescita di fenomeni di iperalimentazione e svuotamento volontario dello stomaco nei college universitari americani, nonché in ragione del raggiungimento di una definizione diagnostica vera e propria.
Eziologia, decorso e prognosi
Il termine “bulimia” deriva dal Greco “βούς”, “bue” e “λίμος” “fame”, tradotta in “fame da bue” oppure “l’aver tanta fame da mangiarsi un bue intero”.