Lutto patologico
In questa categoria la letteratura psicologica classifica diverse reazioni “patologiche”: tralasciando le diverse etichette diagnostiche, ciò che le accomuna e caratterizza un lutto patologico è la presenza di un dolore implacabile ed inestinguibile, vissuto come l’unica possibilità di mantenere il legame con la persona scomparsa
(a differenza del lutto elaborato, in cui questa fase è solo una tappa iniziale di tutto il decorso). Nella poesia “Dieci giorni”, in cui Ungaretti parla della morte del figlio, vi è un verso particolarmente emblematico per esprimere il dolore tipico di un lutto patologico: “…e t’amo e t’amo ed è continuo schianto!”.