Ringrazio Cecilia Pecchioli Catelani per questo articolo su un fatto di grande attualità: la vicenda di Novi Ligure, con l'imminente scarcerazione di Erika. In questo articolo ci viene ricordato come il carcere nasca con funzioni riabilitative e non punitivie, come il Beccaria ne "dei delitti e delle pene" sottolineava a più riprese.
Non credo comunque sarà facile mettere d'accordo tutti su questa visione delle cose.
E voi cosa ne pensate? lasciate i vostri commenti in fondo all'articolo.
Luca Mazzucchelli
Omar fu condannato a 14 anni, ma è stato scarcerato nel marzo 2010. Erika, invece, è stata condannata a 16 anni ma, grazie ai “bonus” per buona condotta, ogni anno le sono stati scontati 90 giorni di carcere. Da qualche mese è stata trasferita in una comunità di recupero, ove rimarrà fino a Natale, quando sarà una donna libera.
Continuo in questo articolo l'argomento della gestione di una malattia grave all'interno della famiglia (in particolare mi riferisco ai tumori), focalizzando l'attenzione sulla comunicazione da tenere per comunicare a un figlio la malattia di un genitore.
La prima precisazione da fare a questo proposito è relativa al “chi deve dirlo”: è importante che non siano persone estranee al bambino (assistenti sociali, psicologo, medici eccetera) ma un famigliare da cui il ragazzo possa sentirsi rassicurato.
Cari colleghi, vi segnalo che oggi alla Camera dei deputati verrà approvata, nonostante l'appello di Luigi Palma e del CNOP, la legge sulle Associazioni Professionali, della quale avevo già avuto modo di parlare in altro articolo.
A questa pagina potete trovare l'elenco delle Associazioni “non ordinate” in istruttoria presso il Ministero di Grazia e Giustizia e presso il CNEL.
L'audizione dei medici e degli psicologi ha prodotto l'introduzione dell'emendamento circa l'esclusione delle professione sanitarie.
Questa Legge cambierà a mio avviso il modo con il quale dovrà essere affrontata la politica professionale, ordinistica, di tutela e anche della formazione.
Se provate a scorrere l'elenco vedrete quante aree di sovrapposizione ci sono e quanto sarà difficilmente distinguibile il lavoro degli psicologi da quello delle professioni affini.
Alcune domande che mi sento di porre in questo momento storico: