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Telemedicina: definizione e campo d’intervento

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Telemedicina: definizione e campo d’intervento

telemedicinaIntroduco oggi con questo articolo un tema del quale parleremo frequentemente nelle settimane a venire: la telemedicina.

Come i visitatori abituali di questo sito sapranno, sono un grande appassionato del binomio psicologia e nuove tecnologie, e oggi grazie a Lisa Preda abbiamo l’opportunità di presentare una serie di approfondimenti su questo argomento prendendo spunto principalmente dalle linee guida dell’Associazione Americana di Telemedicina – ATA tradotte dalla dottoressa Preda.

Per chi fosse interessato all’argomento ricordo anche che assieme all’Ordine degli Psicologi della Lombardia ho costruito il Kit pronto all’uso per lo psicologo online che permette di farsi una idea più precisa di quelle che sono le regole cui gli psicologi nostrani devono attenersi.

Chi è l’ATA?

Prima di addentrarci in questioni tecniche è bene ricordare che l’ATA (Associazione Americana di Telemedicina) raccoglie membri provenienti da tutti gli Stati Uniti e da tutto il mondo. È la principale organizzazione che si occupa allo stesso tempo di professionisti della telemedicina, istituzioni per la salvaguardia della salute, fornitori e altri professionisti coinvolti nella fornitura di assistenza sanitaria attraverso le telecomunicazioni.

È un’organizzazione no-profit che cerca di riunire diversi gruppi, dalle aziende di medicina tradizionale alle università, dalla tecnologia alle compagnie di telecomunicazioni, dalle associazioni mediche ai governi per superare le barriere al progresso della telemedicina attraverso il miglioramento professionale ed etico nella prestazione dei servizi sanitari.

ATAL’ATA ha intrapreso un cammino per stabilire linee guida e norme tecniche per la telemedicina, per far progredire la scienza e per garantire qualità uniformi di servizio per i pazienti.

Tali linee sono state pensate da esperti del settore e altri soggetti strategici e potranno servire sia come riferimento operativo sia come strumento educativo per aiutare nella fornitura di cure appropriate per i pazienti.

Il rispetto di queste linee guida non servirà ovviamente a garantire diagnosi accurate o risultati di successo. Lo scopo di queste norme è quello di assistere i professionisti nel loro percorso per fornire efficaci e sicure cure mediche, fondate su informazioni corrette, risorse disponibili e esigenze del paziente.

Se le circostanze lo richiedano, un praticante può responsabilmente seguire un corso di azione diverso da quello esposto nelle linee guida; questo può succedere quando, a ragionevole giudizio del medico, tale azione è richiesta dalle condizioni del paziente, dalle restrizioni o dai limiti sulle risorse disponibili, o da anticipi nelle informazioni successivamente alla pubblicazione delle linee guida.

Il documento che in questa serie di articoli cercheremo di sintetizzare fornisce un’analisi della letteratura pubblicata in corso e della ricerca qualitativa focalizzata sulle video-conferenze sulla salute mentale e sui servizi di telemedicina. Non ha lo scopo di delineare ciò che dovrebbe o non dovrebbe essere fatto da un professionista di salute mentale ma fornisce riferimenti, supporti e sostegno per il processo decisionale nello sviluppo e nella fornitura di servizi sanitari telemedici.

Il documento redatto dall’ATA propone e stabilisce linee guida e norme tecniche per la telemedicina, per far progredire la scienza e per garantire qualità uniformi di servizio per i pazienti. Tali linee sono state pensate da esperti del settore e altri soggetti strategici e potranno servire sia come riferimento operativo sia come strumento educativo per aiutare nella fornitura di cure appropriate.

 

Cos’è la telemedicina?

Per iniziare l’indagine sulla telemedicina e comprendere meglio gli sviluppi e gli utilizzi cui questa nuova branca operativa sta andando incontro negli Stati uniti, è opportuno prima di tutto darne una sua definizione.

Il termine telemedicina raggruppa tutti i professionisti sanitari che spaziano dalla medicina alla salute mentale, agli educatori e alle infermiere. L’uso di tale termine si riferisce anche alla più ampia gamma di e-sanità e formazione a distanza. E’ un termine volutamente ampio che fa riferimento a prestazioni di cura nel campo della salute mentale a distanza.

Il prefisso “tele” può riferirsi sia alla distanza geografica che temporale quando viene fornita una cura attraverso i fusi orari. Telemental health (TMH) quindi è la pratica di specialità di salute mentale a distanza.

L’obiettivo nel fornire telemedicina è quello di eliminare le disparità di accesso dei pazienti alla qualità e alla quantità di cure e trattamenti sanitari. Professionisti e operatori della salute mentale cercano di sviluppare nuovi modi-mezzi per sfruttare la tecnologia perseguendo l’obiettivo di fornire servizi a coloro che necessitano dell’assistenza di esperti.

Telemental health (TMH) comprende la valutazione della salute mentale, il trattamento, l’educazione, il monitoraggio e la collaborazione. I pazienti possono essere collocati in ospedali, cliniche, scuole, strutture di cura, carceri e case. Psichiatri, medici infermieri, assistenti medici, assistenti sociali, psicologi, consulenti, fornitori di cure primarie e infermieri costituiscono il personale TMH. Migliaia di clienti e pazienti hanno così accesso a cure di salute mentale attraverso le nuove tecnologie.

Gli articoli che forniremo su questa tematica e le indicazioni pratiche in essi contenuti si concentreranno sulla videoconferenza interattiva quale mezzo alternativo per  clienti e pazienti che si impegnano così direttamente con i loro fornitori di salute mentale.

L’uso di altre tecnologie moderne quali la realtà virtuale, la posta elettronica, i dispositivi di monitoraggio remoto, la chat e il web sono stati solo parzialmente considerati.

Ecco gli argomenti che verrano affrontati nel corso dei prossimi articoli:

I diversi contesti della consulenza a distanza

Il setting della telemedicina: caratteristiche, peculiarità e attendibilità diagnostica

Le diverse forme dell’aiuto a distanza

Il lavoro della telemedicina con utenti minorenni

Lisa Preda

Luca Mazzucchelli

Riferimenti bibliografici:

  • Sood S, Mbarika V, Jugoo S, Dookhy R, Doarn CR, Prakash N, Merrell RC. What is telemedicine? A collection of 104 peer-reviewed perspectives and theoretical underpinnings. Telemed J E Health. 2007;13(5):573-590.
  • Hailey D, Roine R, Ohinmaa A. The effectiveness of telemental health applications: a review. Can J Psychiatry. 2008 Nov;53(11):769-78
  • Antonacci DJ, Bloch RM, Saeed SA, Yildirim Y, Talley J. Empirical evidence on the use and effectiveness of telepsychiatry via videoconferencing: implications for forensic and correctional psychiatry. Behav Sci Law. 2008;26(3):253-69.
  • Norman S. The use of telemedicine in psychiatry. J Psychiatr Ment Health Nurs. 2006 Dec;13(6):771-7.
  • Hyler SE, Gangure DP, Batchelder ST. Can telepsychiatry replace in-person psychiatric assessments? A review and meta-analysis of comparison studies. CNS Spectr. 2005 May;10(5):403-13.
  • Monnier J, Knapp RG, Frueh BC. Recent advances in telepsychiatry: an updated review. Psychiatr Serv. 2003 Dec;54(12):1604-9.

 

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