Un aiuto contro i suicidi su Facebook: progetto Durkheim, l’algoritmo salva-vita
Un aiuto contro i suicidi su Facebook: progetto Durkheim, l’algoritmo salva-vita
Si chiama “Progetto Durkheim” e aiuterà a prevenire i suicidi prima che sia troppo tardi, scrutando i social network più diffusi tra i giovani, da Twitter a Facebook. L’algoritmo intelligente alla base del progetto identifica infatti le parole e le frasi più comuni utilizzate dalle persone che stanno pensando di togliersi la vita contemplando anche l’idea del suicidio.
Finora lo studio ha scoperto che il 65% di chi ha commesso un suicidio aveva usato parole e frasi specifiche sui social network. A realizzare lo studio sono i ricercatori dell’Università di Dartmouth (Usa) che hanno annunciato l’avvio del ‘Durkheim Project’ per ora limitato ai veterani del fronte. Gli scienziati hanno realizzato un’app e un programma che invia tutti i dettagli dell’attività su Facebook a un database e la analizza grazie a un algoritmo.
Secondo Chris Poulin, tra gli autori del progetto Durkheim, “abbiamo iniziato con un lavoro di ricerca che potrebbe nel tempo costruire una ricca base di conoscenza e consente agli specialisti interventi tempestivi. In questo momento – aggiunge – le informazioni raccolte dal progetto verranno utilizzate per fermare i potenziali suicidi. L’obiettivo per ora è semplicemente quello di raccogliere i dati”. La ricerca porta il nome di Emile Durkheim, sociologo e antropologo tra i pionieri della sociologia. E fondatore della prima rivista dedicata alle scienze sociali, ‘L’Annèe Sociologiquè, nel 1898.
Uno studio dell’Università di Dartmouth (Usa) ha scoperto che il 65% di chi ha commesso un suicidio aveva usato parole e frasi specifiche sui social network. Per ora il codice raccoglie i dati, ma può essere utilizzato per individuare i casi
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