Un libro per guarire: la biblioterapia
2 Dicembre 2013 2016-08-07 10:06Un libro per guarire: la biblioterapia
Leggere per imparare, per rilassarsi, per conoscere. Ma anche per diventare persone migliori, stare meglio con gli altri o addirittura per guarire. Sono sempre di più gli studi che mostrano come i libri siano fonte inesauribile di benessere, psicologico e non solo: una ricerca dell’Università svedese di Göteborg, condotta di recente su un gruppo di donne con patologie che riducevano la loro capacità lavorativa, ha dimostrato, ad esempio, che la lettura di romanzi porta in breve tempo a stare meglio e anche a fare passi avanti notevoli nella riabilitazione. (…)
Un piccolo esempio di “biblioterapia”, la cura con i libri che nel mondo anglosassone è diffusa, ma nel nostro Paese stenta a decollare, forse perché (…) in Italia si legge poco. (…)
“La biblioterapia è nata agli inizi del ‘900 negli Stati Uniti, quando lo psichiatra William Menninger iniziò a prescrivere libri ai suoi pazienti, notando miglioramenti – spiega Rosa Mininno, psicologa e psicoterapeuta responsabile dell’unico sito italiano dedicato al tema (www.biblioterapia.it) – Si tratta sempre di percorsi di lettura scelti, pensati apposta per il singolo paziente e per il momento che sta vivendo.
Il meccanismo con cui il libro “guarisce” è infatti la sua capacità di aprire la mente: la sofferenza, fisica o psicologica che sia, porta all’isolamento e il libro invece ci connette con il mondo. Attraverso le storie possiamo identificarci nei personaggi, per affinità o per contrasto, ed essere stimolati a comportamenti che aiutino a uscire dal disagio”.
La biblioterapia viene usata spesso in pazienti con malesseri psicologici (come disturbi d’ansia, depressione, problemi alimentari), ma può essere un valido sostegno anche in caso di malattie organiche, da quelle oncologiche a quelle cardiologiche.
“…per ogni caso della vita si potrebbe trovare un aiuto in testi più o meno classici; ad esempio, se si è perso il lavoro potrebbe servire la lettura di Bartleby lo scrivano di Herman Melville e se ci si sente sopraffatti dallo stress e dalla mancanza di ideali si potrebbe ricorrere a Tess dei D’Urbervilles di Thomas Hardy….” (…)
Mai sentito parlare di “biblioterapia”? Nata in America all’inizio del ‘900 e molto diffusa nei paesi anglosassoni, la biblioterapia, “terapia attraverso la lettura”, è una tecnica psicoterapeutica che consiste nel proporre al paziente un percorso di letture scelte, pensate sul singolo caso e sul momento che la persona sta vivendo. Nonostante non sia molto diffusa in Italia, la ritengo una buona strategia che può essere integrata all’interno di un percorso terapeutico per agevolare l’elaborazione di alcuni contenuti..
See on www.corriere.it