Il mio parere: più di 800 milioni di persone nel mondo possiedono un “profilo” sui più popolari social network (MySpace, Facebook, Twitter).
I “Social Media” sono piattaforme in cui gli utenti si presentano al mondo, gestendo la loro rete sociale e la loro identità.
Non vi è dubbio che la vita quotidiana delle persone, la loro comunicazione e le loro interazioni sociali abbiano cambiato aspetto con l’avvento dei social media.
Ma fino a che punto questa realtà virtuale è giusto si sostituisca a quella reale? Quali i confini da rispettare soprattutto per i più giovani?
A questo proposito vi invito a vedere questo video su “adolescenti, facebook e nuove tecnologie” anche per orientare quei genitori che si interrogano su come poter prevenire gli aspetti negativi legati ai Social Network (“I pericoli dei social network per bambini piccoli e adolescenti).
Voto all’articolo 7/10
“La nostra vita odierna è spesso online. Controllare compulsivamente la posta, gli sms, l’ipad, lo smartphone, vivere praticamente connessi 24 ore su 24, contribuisce a creare uno stato di stress cronico, con possibili somatizzazioni conseguenti.
Chi, nel suo curriculum salute, ha uno storico di stati depressivi, ansia, dipendenze, disturbi ossessivo -compulsivi, ha sicuramente una predisposizione maggiore ad utilizzare la tecnologia in maniera patologica.
Vediamo insieme le sindromi più frequenti:
1.Phantom vibration syndrome o sindrome della vibrazione fantasma: questa sindrome è caratterizzata dalla netta sensazione di avvertire la vibrazione del proprio cellulare anche quando questo non è nella nostra tasca
2.Facebook depression: sindrome molto studiata che non colpisce soltanto gli adolescenti, ma anche gli adulti, che ne fanno un uso simile all’abuso
3.Google effect: c’è chi adopera addirittura google come fosse un oracolo, ponendo domande specifiche e cercando sagge ed attendibili risposte
4.Deviazione del “meformer”: Chi cerca ossessivamente notizie su se stesso, mettendo il proprio nome sui motori di ricerca.”
See on www.fanpage.it